Forza d'Agrò, il Tar autorizza un'altra antenna a Iliad: sospeso il diniego del Comune
di Andrea Rifatto | 03/01/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/01/2021 | ATTUALITÀ
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L'antenna già presente a Scifì
Ancora un punto a favore delle aziende delle telecomunicazioni nella Val d’Agrò. Il Tar di Catania ha infatti accolto il ricorso cautelare presentato dalla società Iliad Italia Spa contro il Comune di Forza d’Agrò e nei confronti di Arpa Sicilia (entrambi non costituiti in giudizio) e Ck Hutchison Networks Italia Spa, ossia Wind-Tre Spa, finalizzato all'annullamento, previa sospensione cautelare, del provvedimento emanato dal Comune il 23 settembre scorso che ha negato l’autorizzazione per la modifica/installazione di una stazione radio base per rete di telefonia mobile su un’abitazione privata della frazione Scifì, in via Risorgimento, dove è già presente un’antenna di Wind-Tre installata un anno fa e per la quale è sorto un contenzioso al Tar etneo, che si è concluso in primo grado con una sentenza favorevole alla società. Il Tar, con un’ordinanza firmata dai giudici della prima sezione (presidente Pancrazio Maria Savasta, consiglieri Giuseppe La Greca e Giovanni Giuseppe Antonio Dato) ha accolto adesso anche la domanda cautelare presentata da Iliad, ritenendola valida (“assistita da adeguato fumus boni iuris”) e fondata in merito alla censura mossa sull’omessa comunicazione del cosiddetto preavviso di diniego da parte dell’Ufficio tecnico comunale, rilevando inoltre sussistente il profilo del pregiudizio grave ed irreparabile rappresentato dalla società, e ha sospeso quindi il provvedimento del Comune di Forza d’Agrò, fissando a dicembre 2023 l’udienza per la trattazione del ricorso nel merito. Iliad Italia ha chiesto anche l’annullamento (previa sospensione) del Regolamento comunale per la disciplina dell’installazione degli impianti per le telecomunicazioni e radiotelevisione nella parte in cui prevede il divieto di installazione di antenne nella frazione Scifi, ma su questo aspetto i giudici non si sono al momento espressi, anche se già in occasione per la sentenza relativa al caso Wind-Tre il Tar etneo aveva specificato come il regolamento "sia stato adottato senza il necessario coinvolgimento dei gestori interessati e sconterebbe, inoltre, la mancanza competenza del Comune di adottare disposizioni a tutela della salute mediante disposizioni preclusive, per altro indeterminate". La società ricorrente è difesa dagli avvocati Filippo Pacciani, Fabiana Ciavarella e Valerio Mosca, Wind-Tre dall'avvocato Giuseppe Sartorio.