Forza d'Agrò, la minoranza contesta i criteri per i buoni spesa: "Molte famiglie escluse"
di Andrea Rifatto | 11/04/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/04/2020 | ATTUALITÀ
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I consiglieri Lombardo, Verzino e Gentile
Anche a Forza d’Agrò il Comune si è attivato nell’emergenza Coronavirus per distribuire i buoni spesa, grazie ai contributi di Stato (8mila 039 euro) e Regione (17mila 740 euro, di cui 5mila 322 già disponibili) per consentire ai cittadini in difficoltà di acquistare beni alimentari, di prima necessità e farmaci. I voucher possono essere richiesti fino al 14 aprile inviando una mail all’indirizzo info@comune.forzadagro.me.it, utilizzando il modulo disponibile sul sito internet del Comune (clicca qui per scaricarlo). L'importo base del buono spesa settimanale (nucleo monoparentale, marito e moglie, coppia di conviventi, unico componente) è pari a 30 euro: per ogni altro componente si aggiungono 5 euro, mentre l'importo per i nuclei familiari già beneficiari di misure di sostegno al reddito è pari a 20 euro una tantum, indipendentemente dal numero di componenti. La minoranza, però, contesta i criteri scelti per individuare i beneficiari dei voucher. I consiglieri Melina Gentile, Giulietta Verzino e Federico Lombardo hanno infatti scritto al sindaco Bruno Miliadò e all’assessore ai Servizi sociali, Paola Foti, evidenziando come “sia consentita la possibilità di presentare istanza solo ai residenti a Forza d’Agrò, non prendendo in considerazione i domiciliati che si trovano da un lungo tempo nel nostro comune che in questo momento stanno vivendo situazioni di disagio, mentre si potrebbe far autocertificare loro di trovarsi qui da almeno un anno”, sostenendo inoltre che “la soglia Isee di 7mila 500 euro inserita dall’Amministrazione come requisito per accedere ai benefici previsti è totalmente inadatta in quanto non rispecchia la situazione attuale di molte famiglie, che pur avendo una soglia superiore ai 7mila 500 euro hanno perso il lavoro o dovuto sospendere la propria attività a causa dell’emergenza e si trovano senza alcuna fonte di reddito”. L’opposizione, ritenendo il modulo per la domanda sia molto farraginoso, chiede quindi di “predisporre un’istanza in cui il richiedente dichiari ‘solamente’ di trovarsi in una situazione di necessità non potendo soddisfare i propri bisogni primari quotidiani più urgenti ed essenziali, senza limiti di reddito e includendo i soggetti domiciliati nel nostro comune da tanto tempo”, dando poi modo agli Uffici di vagliare le domande pervenute e dare la priorità a quelle più urgenti. “In questo momento così difficile è giusto dare una possibilità a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza formalismi e troppa burocrazia – evidenziano Gentile, Verzino e Lombardo – consentendo di avere a disposizione una liquidità immediata da poter spendere per i bisogni più comuni. Diamo la più ampia disponibilità per discutere e vagliare in seduta comune i problemi più rilevanti che sta affrontando la nostra comunità”. Nei giorni scorsi la minoranza aveva chiesto all’Amministrazione di posticipare il pagamento delle tasse e dei tributi locali al prossimo anno, allo scopo di aiutare le famiglie forzesi in questo momento di difficoltà.