Forza d'Agrò, la Protezione civile interviene sul caso gru: finanziato lo smontaggio
di Andrea Rifatto | 19/09/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/09/2024 | ATTUALITÀ
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Le gru installate nel 2008
Importante novità dalla Regione siciliana per il caso delle gru da cantiere nel centro storico di Forza d’Agrò. Dopo la richiesta inviata il 16 novembre 2023 dal sindaco Bruno Miliadò, reiterata lo scorso 24 giugno, il Dipartimento regionale della Protezione civile ha concesso un contributo economico per rimuovere le due gru a torre, che costituiscono un pericolo per la pubblica e privata incolumità nel quartiere Grutta e Quartarello. Il dirigente generale Salvatore Cocina, al termine dell’istruttoria condotta dall’ingegnere Rosario Oliva e dal dirigente del Servizio di Protezione civile di Messina ingegnere Bruno Manfrè, ha riconosciuto che l’intervento per rimuovere la situazione di pericolo «è certamente volto alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità» e dunque rientra tra le competenze della Protezione civile. Considerata la disponibilità di risorse economiche, la regione si è resa disponibile a concedere al Comune di Forza d’Agrò un contributo di importo non superiore a 100mila euro per rimuovere la situazione di pericolo provocata dalle due gru a torre. Adesso il Comune dovrà trasmettere la perizia giustificativa dell'intervento, munita degli eventuali visti di approvazione, entro e non oltre 45 giorni, al fine di consentire l'impegno delle somme. Trascorso infruttuosamente tale termine, la concessione del contributo decadrà e non si procederà all’impegno delle somme. Il Dipartimento di Protezione civile ha specificato come il Comune abbia l'onere di procedere in danno nei confronti dei responsabili per il recupero delle somme, provvedendo al successivo versamento alla Regione. Per rimuovere le due gru è già presente in municipio un commissario nominato dal Cga di Palermo, l’ingegnere Giovanni Calapai del Genio civile, Ufficio il cui ingegnere capo ufficio nei giorni scorsi ha emanato un’ordinanza di rimozione delle gru e messa in pristino dei luoghi nei confronti della società esecutrice dei lavori e dei due proprietari dei terreni sulle quali sorgono, inviata anche in Procura. L’arrivo dei fondi regionali potrebbe adesso sbloccare le procedure.