Forza d’Agrò, "otto anni di calvario per un chiosco": querelati sindaco e tecnico
di Andrea Rifatto | 10/03/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/03/2019 | ATTUALITÀ
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L'area dove è previsto il chiosco
“Da otto anni cerco di aprire un chiosco-bar nella frazione Fondaco Parrino di Forza d’Agrò, ma non ci sono ancora riuscito perché l’Ufficio tecnico comunale trova sempre cavilli” Un “calvario” che riserva di continuo nuove sorprese. A raccontarci questa storia è un cittadino residente a Sant’Alessio Siculo, Salvatore Muscolino, che si sente sfiancato dalla burocrazia e ritiene di essere ostacolato nella sua attività di imprenditore e per tali motivi ha querelato il sindaco Fabio Di Cara e il dirigente dell’Ufficio tecnico, l’architetto Sebastiano Stracuzzi, ritenendo che abbiano commesso violazioni anche di carattere penale nei suoi confronti. Muscolino intende realizzare sul suo terreno nella frazione marinara due manufatti in acciaio, con annessi servizi igienici, per dare vita ad un piccolo ristoro. Nel maggio 2014 ottiene l’autorizzazione edilizia dal Comune, poi rinnovata nel maggio 2015. Subito dopo comunica l’inizio dei lavori. Il 13 agosto 2018 presenta una Scia edilizia per lavori di variante e completamento all’autorizzazione del 2015 e prosegue con gli interventi, che a metà febbraio vedono portati a termine lavori di scerbatura, recinzione e scavo per la posa delle fondazioni. Il Comune però contatta lui e il direttore dei lavori sollevando perplessità in merito alla validità di un parere rilasciato da Rete Ferroviaria Italiana nel dicembre 2012, che autorizza i lavori in deroga alla legge che prescrive la distanza minima di 30 metri dai binari. Il direttore dei lavori ha scritto quindi ad Rfi chiedendo se l’autorizzazione, che prescriveva l’inizio dei lavori entro due anni dal rilascio, sia ancora valida. Salvo Muscolino, però, ritiene che quelli sollevati dall’Ufficio tecnico siano pretesti per rallentare la sua attività e ha deciso di querelare per abuso d’ufficio l’architetto Stracuzzi perché “con evidente abuso e in assenza di formale provvedimento amministrativo ha ordinato e comunque immotivatamente fatto rimuovere una pedana poggiapiedi allestita come ponteggio”. Oltre ciò lamenta “comportamenti ripetutamente ostili del funzionario che ogni volta mi reco in municipio mi si accosta e con gesti arroganti mi recapita richieste scritte a mano su ritagli di carta (a mo’ di pizzini)”. Nella vicenda è intervenuto anche il sindaco, con un commento “colorito” su Facebook rivolto a Muscolino sulla pagina istituzione del sindaco di Messina, Cateno De Luca, dove il cittadino aveva commentato una notizia lamentando di lottare da 8 anni con l’Ufficio tecnico forzese: “Tu da otto anni non vuoi aprire un chiosco e basta, tu da otto anni hai in tutti i modi cercato di deturpare un tratto di costa tra i più belli e naturali rimasti – ha scritto Di Cara - quindi lascia stare l’Ufficio tecnico, continua a fare cento denunce, ma ti assicuro che non farai quello che vuoi mai. Né prima né dopo il 28 aprile 2019 (data delle elezioni, ndc) perché anche se cambierà il sindaco io da cittadino non ti consentirò di deturpare il paesaggio Invocare Cateno non è saggio. Lui combatte contro le baracche e sicuramente non ti aiuterà a realizzarne una tu di baracca. Continua a scrivere cavolate e iscriviti nel club degli asini raglianti di Forza d’Agrò”. Commento che ha portato il cittadino alessese ha querelare Fabio Di Cara per minacce e diffamazione. Siamo stati in municipio e abbiamo raccolto le versioni del dirigente dell’Utc e del sindaco. “Non ho mai sospeso i lavori, non c’è alcun atto in tal senso – replica Stracuzzi – ho chiesto di verificare la validità dei pareri perché alcuni potrebbero essere scaduti visto che a mio avviso i lavori hanno avuto effettivo inizio dopo la presentazione della Scia e quindi le autorizzazioni edilizie che ho rilasciato in precedenza lasciano il tempo che trovano. Lì servono due pareri delle Ferrovie, uno per la realizzazione delle opere e uno per il passaggio sul cavalcavia. Muscolino si arrampica sugli specchi riguardo all’inizio lavori, nella Scia ha comunicato inizio lavori in economia, quindi secondo me non aveva ancora fatto nulla, poi ha incaricato un’impresa. Se non ha iniziato i lavori dopo il rilascio la prima autorizzazione è un problema suo. Ho sempre trattato Muscolino con i guanti gialli, non ce l’ho con lui, sono stato disponibile dal primo giorno. Ho dato dei consigli e gli avevo suggerito di aspettare gli sviluppi di un procedimento penale in corso riguardante l’accesso ad un residence a fianco e anche alla sua proprietà, che sarebbe abusivo. Per la passerella provvisoria, se l’impresa edile ha ritenuto di smontarla sarà stato per non incorrere in reati”. Di Cara, in merito al suo commento su Facebook, ha rivendicato la libera di esprimersi liberamente, aggiungendo: “Se c’è un motivo per ostacolarlo, lo farà scrivendo alla Soprintendenza, perchè Muscolino non ha regolare accesso alla sua proprietà dalla Ss114 e ha querelato quelli del condominio a fianco e ha fatto saltare l’accesso anche a loro. e noi come Comune li abbiamo dovuti diffidare a trovarsi l'accesso sennò dobbiamo fare lo sgombero. Dovrebbe fare una pensilina di ferro sul costone roccioso, sarebbe uno scempio. Da cittadino mi opporrò. Per il Comune può andare avanti, se è in regola perché non continua i lavori?”.