Giovedì 21 Novembre 2024
Il nuovo proprietario disponibile a pagare i canoni arretrati. Si attende l'esito dal Tar


Forza d'Agrò, prove di dialogo per riaprire il rifornimento. E la minoranza interroga

di Andrea Rifatto | 22/03/2023 | ATTUALITÀ

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L'impianto è chiuso da diversi anni

In attesa che il Tar di Catania si esprima sul ricorso presentato contro il Comune, riserva nuovi sviluppi legali e politici la vicenda relativa alla mancata riapertura del rifornimento di carburanti di Forza d’Agrò. L’ingegnere Antonio Cavallaro, amministratore unico della società “Calcaterra Group Srl” di Catania che nel 2021 ha acquistato l’impianto dal fallimento, ha inviato una nota al sindaco Bruno Miliadò manifestando la disponibilità a pagare le somme arretrate relative al suolo pubblico, in modo da saldare la posizione debitoria del precedente gestore, la ditta “Melotti” fallita nel 2018, visto che il Comune non fa parte nel piano di riparto del fallimento. Ciò allo scopo che l’ente rilasci alla “Calcaterra Group Srl” una nuova concessione di suolo pubblico, fin qui negata tanto da aver fatto sorgere il contenzioso amministrativo. La lettera è stata inviata per conoscenza anche alla Corte dei conti Sicilia (che ha inoltrato la nota alla Procura regionale) e al capogruppo di minoranza Melina Gentile. E l’opposizione ha colto la palla al balzo per presentare un’interrogazione a Miliadò, ripercorrendo la vicenda ed evidenziando i disagi per la cittadinanza legati all’assenza del rifornimento di carburanti, chiedendo al sindaco “quali azioni intende adottare sulla questione” e sollecitandolo “a concedere il suolo pubblico in modo da favorire l’apertura dell’impianto, che apporterebbe notevoli benefici per i nostri concittadini”. 

Al Tar di Catania, tra l’altro, il Comune di Forza d’Agrò non si è neanche costituito in giudizio, dopo aver stanziato ad ottobre 2mila  euro per un legale che però non è mai stato nominato. La lite verte sull’area del distributore che l’ente non vuole concedere, ritenendo che nel 2008 sia scaduto il contratto di comodato con la ditta Melotti e che da allora l’occupazione è abusiva, l’impianto di carburanti è ormai vetusto, in stato di abbandono e potenzialmente pericoloso, su una strada principale frequentata da cittadini, turisti e visitatori, con gravissimo pregiudizio al decoro urbano essendo adiacente alla piazza principale, al municipio e a molte attività commerciali e turistiche. Due anni fa, però, l’Amministrazione aveva chiesto alla Regione di intervenire per riaprire l’impianto, ma poi evidentemente ha cambiato idea.


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