Forza d'Agrò, Scifì spinge per entrare in Consiglio ma il centro tentenna sulle dimissioni
di Andrea Rifatto | 10/10/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/10/2024 | ATTUALITÀ
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Verzino, Gentile e Lombardo: una delle due lascerà spazio al terzo?
All’indomani delle elezioni è stato uno dei dati balzati subito agli occhi, ma adesso è in corso un’operazione per “riscriverlo”. A Forza d’Agrò le elezioni amministrative di maggio hanno disegnato una minoranza consiliare senza rappresentanti della frazione Scifì, visto che in aula siedono la candidata sindaca sconfitta Melina Gentile e i primi due della sua lista, Giulietta Verzino e Simone Russo, entrambi rappresentanti del centro. Un esito inaspettato dai componenti scifiesi della squadra, che sin dal giorno dopo hanno auspicato il passo indietro di uno dei tre per far posto ad un rappresentante della frazione, considerato che lo sono i primi due non eletti, Ermina Mustafi e Carmelino Lombardo. Dimissioni che però con il passare dei mesi non sono arrivate, neanche a metà settembre come fatto intendere, e così l’argomento è stato affrontato nel corso di un incontro allargato tenutosi in paese. Da Scifì è stato fatto presente come storicamente la frazione sia stata sempre rappresentata in opposizione e come vi sia la necessità di far sentire “coperti” gli elettori che hanno scelto la compagine di Gentile, altrimenti si correrebbe il rischio che senza consiglieri di riferimento siano attirati dagli amministratori in carica dello schieramento avverso. I forzesi, seppur con qualche mal di pancia tra i propri sostenitori, hanno confermato che l’operazione si concretizzerà, con le dimissioni di Gentile (che in primo momento sembravano certe ma adesso lo sono meno) o Verzino, mentre sarebbe escluso il “sacrificio” di Russo, giovane consigliere alla prima esperienza. In minoranza dovrebbe così subentrare Mustafi, pronta a lasciare il posto a Lombardo per condurre un’opposizione più intransigente e senza sconti all’Amministrazione Miliadò. Al centro c’è chi fa notare come l’opposizione si possa condurre anche senza sedere in Consiglio comunale e che comunque c’è un precedente degli Anni 60, quando Scifì in un’elezione rimase senza consiglieri di minoranza. Dovesse accadere adesso, però, potrebbe essere rottura tra centro e frazione.