Forza d'Agrò, si riparte da zero per ottenere l'autorizzazione allo scarico del depuratore
di Andrea Rifatto | 11/05/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/05/2020 | ATTUALITÀ
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Il depuratore fognario di Scifì
Si riparte da zero al Comune di Forza d’Agrò per ottenere l’autorizzazione allo scarico del depuratore fognario di Scifì. Dopo l’archiviazione dell’istanza presentata nel 2008, che come abbiamo evidenziato nelle scorse settimane è stata siglata dalla Regione perché il Comune non ha mai inviato tutta la documentazione richiesta, l’Amministrazione comunale del sindaco Bruno Miliadò ha stanziato 1.200 euro per riavviare l’iter e ottenere il nulla osta a scaricare i reflui depurati nel torrente Agrò, considerato che esiste solo una vecchia autorizzazione per un depuratore previsto in contrada Matrafà, mai realizzato, mentre nel 2009 è stato attivato un piccolo impianto sulla sponda del torrente Scifì per eliminare le fosse settiche. L’Ufficio tecnico ha quindi conferito incarico al geologo Salvatore Andronaco di Alì Terme, per una spesa di 600 euro, affinché si occupi della redazione dello studio geologico, mentre altri 600 euro dovranno essere versati al Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti per i costi di esame della pratica del 2008, chiusasi con un nulla di fatto. Parallelamente il Comune ha dato incarico allo Studio Chimico Peloritano di Messina, come avviene ormai da diversi anni, per il servizio di interventi di controllo e di verifica del funzionamento del depuratore di Scifì, per un costo di 3mila 538 euro per sei mesi. In questi anni la Regione ha chiesto più volte una relazione tecnica riguardante l’aspetto geologico ed idrogeologico e le caratteristiche dei suoli dell’area interessata dallo scarico ma dal Comune non è mai giunto alcun documento. Inoltre è stato ricordato l’obbligo di garantire la presenza, sia in ingresso che in uscita, dei misuratori di portata e di pozzetti fiscali sigillabili per consentire i controlli periodici ed è stato segnalato che l’impianto è privo dei misuratori di portata e del pozzetto di prelievo in uscita. Tutti adempimenti che si spera adesso il Comune provveda a portare a termine per ottenere l’autorizzazione allo scarico dalla Regione.