Forza d'Agrò, suona il de profundis per il rifornimento: Regione revoca l'autorizzazione
di Andrea Rifatto | 16/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/11/2024 | ATTUALITÀ
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L'impianto è chiuso da diversi anni
La Regione suona il de profundis per il rifornimento di carburanti di Forza d’Agrò. Il Dipartimento delle Attività produttive ha infatti revocato l’autorizzazione rilasciata nel 1999 al vecchio proprietario dell’impianto, la ditta “Melotti Andrea” con sede a Francavilla di Sicilia, e non ha accolto la comunicazione di subingresso nella titolarità dell'autorizzazione presentata nel 2021 e nel 2022 dalla ditta “Cavallaro Antonio” di Belpasso, che lo ha acquistato al fallimento. Quest’ultima ha avviato un contenzioso con il Comune, sfociato in un ricorso al Tar di Catania che però lo scorso luglio ha dato ragione all’ente in merito alla revoca dell'autorizzazione di suolo pubblico su via San Francesco, decisa nel 2022 con la motivazione che l’impianto è vetusto, in abbandono, pericoloso per la pubblica incolumità e fonte di grave pregiudizio al decoro urbano. Sentenza, divenuta definitiva visto che Cavallaro non ha presentato appello al Cga di Palermo, che sancisce per la proprietà dell’impianto la non disponibilità del suolo pubblico su cui lo stesso sorge, uno dei requisiti oggettivi essenziali ai fini della sussistenza dell'autorizzazione regionale. Dunque niente suolo pubblico (che torna al Comune) e niente via libera dall’Assessorato delle Attività produttive all’apertura del rifornimento. Con una nota del 3 ottobre, tra l’altro, la Regione ha riavviato il procedimento di revoca aperto due anni fa e a riscontro la ditta “Cavallaro Antonio” non ha prodotto nessuna comunicazione. Dunque l’istruttoria si è chiusa con la revoca dell’autorizzazione ed è calato il sipario sulla vicenda: così Forza d’Agrò non avrà più alcun rifornimento, almeno in quell’area. Il 10 febbraio 2021 il sindaco Bruno Miliadò aveva chiesto all’Assessorato Attività produttive “di voler intervenire affinché il comune di Forza d’Agrò possa avere un impianto di carburanti”, evidenziando come “l’esigenza della riapertura di una stazione di servizio è così sentita che giornalmente ricevo persone che mi sollecitano ad intervenire al fine di risolvere l’annoso problema”. Poi spiegò in Consiglio comunale che non intendeva in quel punto, ma più a valle.