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Frana di Letojanni, ecco come verranno spesi 20,3 milioni di euro
di Andrea Rifatto | 06/03/2019 | ATTUALITÀ
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La collina di San Filippo scivolata sull'A18
Come verranno spesi gli oltre venti milioni di euro per l’intervento di rimozione della frana di Letojanni sull’A18 Messina-Catania e la successiva costruzione di due gallerie? Se lo sono chiesti in tanti negli ultimi, considerando spesso spropositato il costo dell’opera. Per capirlo bisogna leggere il quadro tecnico-economico redatto dal Consorzio per le autostrade siciliane, nell’ultima versione aggiornata allegata al progetto esecutivo approvato nei giorni scorsi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’importo complessivo dell’elaborato ammonta a 20 milioni 311mila 717 euro, di cui 14 milioni 947mila 250 per lavori e 5 milioni 364mila 467 per somme a disposizione. In merito alla voce lavori, bisogna tenere conto che 3 milioni 737mila 399 euro sono l’incidenza della manodopera e 297mila 351 gli oneri di sicurezza. Passando alle somme a disposizione, la voce più consistente è quella dell’Iva (22%), ossia 3 milioni 288mila 295, seguita dagli imprevisti (5% dell’importo) pari 747mila 362 euro. Le spese tecniche relative alla progettazione per supporti al responsabile unico del procedimento, al progettista e al direttore dei lavori e per il coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione incidono per 359mila 838 euro, mentre altri 337mila 810 euro servono per gli accertamenti di laboratorio per le prove sui materiali, le verifiche tecniche delle opere, il collaudo tecnico-amministrativo e statico ed eventuali collaudi specialistici e 298mila 945 per i corrispettivi degli incentivi previsti dalla legge per le funzioni tecniche. Per l’accesso in discarica è stato previsto un costo di 160mila euro, poi 76mila 114 per spese tecniche per studio geologico e indagini geologiche, geotecniche e geognostiche e relativa programmazione; 31mila per occupazioni, espropri e frazionamenti; 30mila per le spese della gara d’appalto (pubblicità, commissioni), 25mila per la verifica della progettazione esecutiva e 10mila per le spese delle stampe e della cancelleria. I lavori sono finanziati per 4 milioni di euro dalla Protezione civile nazionale mentre il resto della somma, pari a 16 milioni 311mila 717 euro proviene dal bilancio del Cas, nel redigendo bilancio pluriennale 2019/2021, così suddivisi: un milione 911mila 717 nel 2019, 7 milioni 200mila nel 2020 e altri 7m2 milioni nel 2021. Responsabile del procedimento è l’ingegnere Giacomo Bicchieri, progettista e direttore dei lavori l’ingegnere Gioacchino Marino, supportato dall’ingegnere Manlio Marino per la progettazione strutturale, dall’ingegnere Fabio Cafiso per quella geotecnica e per il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e dal geologo Giuseppe La Spina per la parte geologica. A metà marzo dovrebbe partire l’iter della gara d’appalto, per affidare i lavori entro giugno.