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Frana di Letojanni, la Regione fa saltare l'approvazione del progetto
di Andrea Rifatto | 07/06/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/06/2018 | ATTUALITÀ
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La frana sull'A18 a Letojanni
“Una fatica incredibile, siamo davvero all’inverosimile”. Non nasconde l’irritazione il direttore generale del Consorzio per le autostrade siciliane, Leonardo Santoro, dopo la mancata approvazione del progetto per la rimozione della frana sull'A18 a Letojanni in conferenza di servizi al Provveditorato Opere pubbliche a Palermo. L’ok è infatti slittato e dovrebbe arrivare nella seduta riconvocata per il 20 di questo mese. A mettersi di traverso è stato l’Assessorato regionale alle Infrastrutture, che deve rilasciare il parere di conformità ambientale ma non si è presentato. “Il 5 giugno il progetto avrà il via libera definitivo in conferenza dei servizi” aveva detto al nostro giornale il 26 maggio l’assessore regionale Marco Falcone, in occasione della riapertura della galleria S. Alessio. Ma nulla da fare. Anche questa data non si rivelata quella decisiva e a far saltare la tanto attesa approvazione è stato proprio il suo Assessorato. L’elaborato ha ricevuto anche gli ultimi due pareri favorevoli che mancavano, ossia quelli del Comune di Letojanni e della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina. Nel primo caso l’Amministrazione del sindaco Alessandro Costa, dopo aver chiesto una serie di chiarimenti sulle modalità di smaltimento delle acque piovane, si è espressa favorevolmente in sede di conferenza dopo che i progettisti hanno illustrato come sarà realizzata la rete di convogliamento. Dunque sembrava tutto pronto l’ok. Sembrava. “L’Assessorato alle Infrastrutture, oltre a non essersi presentato, ci ha chiesto di avere il progetto di rimozione della frana in formato cartaceo, nonostante abbiano tutti i file informatici da due mesi – spiega Santoro. Ci rivedremo il 20 giugno e in quella data spero si arrivi all’approvazione, conoscendo i tempi lunghi dell’Assessorato per questo tipo di pareri. Tra l’altro – aggiunge il dg del Cas – a mio avviso la conformità ambientale non era necessaria in questo caso trattandosi di procedura d’urgenza con la Protezione civile si va in deroga. Se il 20 non ci sarà ancora il parere dell’Assessorato – conclude Santoro – farà mettere a verbale che questo parere non serve ma ovviamente sarà poi la Struttura commissariale diretta da Calogero Foti a decidere”. Il progetto prevede la messa in sicurezza del costone e la costruzione di due gallerie paramassi per una spesa di 12,5 milioni di euro: dall'avvio del cantiere serviranno 12 mesi per eseguire le opere.