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Frana di Letojanni sull'A18, aggiudicati i lavori dopo quattro anni: esulta la Regione
di Andrea Rifatto | 14/08/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/08/2019 | ATTUALITÀ
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La collina di San Filippo scivolata sull'A18
Via libera all'appalto dei lavori per rimuovere la frana di Letojanni, che permane sull'autostrada A18 Messina-Catania dal 5 ottobre 2015. Ieri la Protezione civile regionale ha infatti assegnato provvisoriamente l'appalto dal valore di 15 milioni di euro, che prevede la rimozione dei 50mila metri cubi di detriti, la messa in sicurezza del versante franato quasi quattro anni fa e la costruzione di due gallerie autostradali. Ad aggiudicarsi le opere è stato il raggruppamento temporaneo di imprese Sgromo Costruzioni Srl-Cospin Srl di Maida (Catanzaro). Alla procedura hanno partecipato 14 imprese da tutta Italia. L’appalto ammonta esattamente a 14 milioni 947mila 250 euro, di cui 10 milioni 912 mila 498 per lavori soggetti a ribasso, 3 milioni 737mila 399 per costo della manodopera anch’essa soggetta a ribasso e 297mila 351 euro per gli oneri di sicurezza. L’importo complessivo dell’operazione è pari a 20 milioni 311mila 717 euro e gli altri 5 milioni 364mila 467 sono relativi alle somme a disposizione. I lavori inizieranno molto probabilmente a ottobre e dovranno concludersi entro 825 giorni naturali e consecutivi, ossia due anni e tre mesi. Dunque se tutto filerà liscio a gennaio 2022, oltre sei anni dopo l'evento franoso. Le opere sono finanziate per 4 milioni di euro dalla Protezione civile nazionale mentre il resto della somma, pari a 16 milioni 311mila 717 euro, proviene dal bilancio del Consorzio per le autostrade siciliane. Secondo quanto emerge dal progetto durante l'esecuzione delle opere, che avverrà in 14 fasi, la circolazione sull'A18 Messina-Catania non verrà mai interrotta, in quanto nelle prime nove fasi il traffico rimarrà in esercizio a doppio senso di marcia sulla carreggiata lato mare, mentre dalla decima in poi il doppio senso verrà spostato all'interno della galleria lato monte, fino al completamento. Un intervento complicato che è stato progettato tenendo fermi alcuni vincoli progettuali, tra cui il dover mantenere in esercizio la carreggiata di valle, quella normalmente utilizzata per il traffico da Catania a Messina; il limitatissimo spazio disponibile all’interno dell’attuale aiuola spartitraffico della larghezza di 2,40 metri e dello spazio da destinare al cantiere; l’obbligo di non modificare la geometria degli assi autostradali, per evitare flessi o cambi di curvatura repentina, non ammissibili dalle norme tecniche sulle strade ed autostrade; la necessità di dover preliminarmente realizzare delle opere di presidio a difesa della sicurezza degli operai e del traffico veicolare molto prossimo al cantiere. "Una delle più grandi vergogne che abbiamo trovato sul tavolo al nostro insediamento - dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci - in quattordici mesi di azione di governo, siamo riusciti a cancellare lunghi anni di trascurezza, di inefficienze della politica e della burocrazia, rispettando la tabella di marcia che ci eravamo prefissati. Abbiamo lavorato sodo per recuperare il tempo perduto e dare ai siciliani la sicurezza e le infrastrutture che meritano". “Quest'opera sarà il simbolo della radicale e virtuosa inversione di tendenza, sostenuta dal Governo Musumeci, nella gestione autostradale messa in campo dal Cas in Sicilia - aggiunge l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone - avevamo detto che entro la fine di agosto la gara si sarebbe conclusa e siamo riusciti ad anticipare i tempi. Anche per questo, vogliamo ringraziare il presidente Vincenzo Salanitri e i componenti della commissione d'appalto per il puntuale impegno delle sedute di gara, prolungatesi per soli 40 giorni. A tappe forzate - conclude l'assessore alle Infrastrutture - arriveremo all'aggiudicazione definitiva e riteniamo, dunque, che entro ottobre il cantiere possa aprire i battenti".