Frana il terreno a Forza d'Agrò, rischio crisi idrica per Messina
12/06/2016 | ATTUALITÀ
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Messina rischia una nuova crisi idrica. L’Amministrazione comunale del sindaco Renato Accorinti ha reso noto di aver svolto un tavolo tecnico che il presidente dell’Azienda meridionale acque di Messina, Leonardo Termini, ha attivato di concerto con l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, per evidenziare la situazione di altissima criticità dell’acquedotto di Fiumefreddo nel territorio di Forza d’Agrò. “Ieri mattina, infatti – si legge nella nota diramata da Palazzo Zanca – grazie all’incessante monitoraggio che, in solitudine istituzionale, Amam ha assicurato e assicura sulla condotta, è stata rilevata una ripresa del movimento franoso che potrebbe portare a nuove situazioni di emergenza e fortissima criticità per l’approvvigionamento idrico e, dunque, per l’intera comunità messinese. Il 17 marzo scorso, peraltro, a seguito di uno studio geologico approfondito commissionato dall’Amam, l’Azienda aveva già segnalato la gravità della situazione e le forti criticità presenti nell'acquedotto di Fiumefreddo nel territorio di Forza d'Agrò a tutte le Amministrazioni competenti: Dipartimento protezione Civile nazionale, Prefettura di Messina, Genio civile di Messina, Arta Sicilia e Dipartimento Protezione civile Regione Sicilia. In risposta alla nota dell’Amam, il capo del Dipartimento di Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, invitava la Regione Siciliana e la stessa Azienda a monitorare la situazione. Ad oggi, però – prosegue il comunicato diffuso dal Comune di Messina – solo Amam, in assenza della Regione, ha operato, consentendo di individuare per tempo il segnale di una potenziale crisi emergenziale. Per questo il presidente Termini si è immediatamente attivato insieme all’assessore De Cola per valutare, a seguito di sopralluoghi accurati, le soluzioni da porre in essere per evitare, anche in caso di aumento del fenomeno franoso, interruzioni del servizio idrico. Ancora una volta Amam sta operando con mezzi propri e senza alcun sostegno, nonostante questo sia stato formalmente più volte richiesto a tutti i livelli anche dall’Amministrazione, per prevenire nuove emergenze e garantire il servizio dovuto a tutti i cittadini”. Comune di Messina e Azienda meridionale acque hanno ricordato inoltre “che a tutt’oggi, nonostante impegni assunti formalmente dalla società SiciliaAcque Spa, la stessa non ha proceduto entro il 30 aprile, data comunicata al tavolo della Protezione civile nazionale, al ripristino della condotta dell’Alcantara che garantirebbe un'ulteriore ed importante fonte di approvvigionamento per la città di Messina, e che nel territorio di Calatabiano, dove si è avuta la rottura della condotta nel mese di ottobre 2015, ad oggi non sono state avviate le opere necessarie per consentire il ripristino definitivo della condotta del Fiumefreddo”.