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Frane nel Messinese, stanziati 24 milioni anche per l’A18 a Letojanni
di Andrea Rifatto | 17/05/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/05/2016 | ATTUALITÀ
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Il piede della frana è stato messo in sicurezza dal Cas
Il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha stanziato 23 milioni 800mila euro per far fronte allo stato di emergenza proclamato dal Consiglio dei Ministri a febbraio in seguito agli eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito le province di Messina, Catania ed Enna tra settembre e novembre 2015. Le somme verranno inviate alla Regione e sarà il commissario per l’emergenza, il governatore Rosario Crocetta, a stabilire le priorità e programmare gli interventi. Tra questi i lavori per mettere in sicurezza il tratto al km 32,600 dell’autostrada A18 Messina-Catania, all’altezza dell’abitato di Letojanni, dove il 5 ottobre scorso una vasta frana ha invaso la carreggiata in direzione Catania, ancora oggi chiusa al traffico. Il provvedimento fa seguito alle dichiarazioni di calamità naturale siglate dell’esecutivo Crocetta per le criticità derivanti dagli evento meteo avversi che hanno interessato in particolare il Messinese tra ottobre e il 2 novembre, causando frane, smottamenti, esondazioni di torrenti che hanno invaso i centri abitati, ingenti danni a strutture pubbliche e private, infrastrutture di collegamento e reti di servizi e l’interruzione dell’A18, dove si sono riversati duemila metri cubi di massi e terra per un fronte di frana di oltre 50 metri per un'altezza di quasi 100. Gli interventi, oltre a rimuovere l’ingente massa detritica depositasi sulla sede stradale per poter ripristinare il passaggio dei mezzi, dovranno mettere in sicurezza la collina di contrada San Filippo e le abitazioni sovrastanti. In questi mesi il Consorzio per le autostrade siciliane si è occupato di quanto di propria competenza, cioè stabilizzare il “piede” della frana. Ma è a monte che bisogna intervenire e con l’ordinanza firmata nei giorni scorsi sarà la Protezione civile a programmare modalità e tempi di intervento. Il Cas ha annunciato invece che interverrà per realizzare una galleria artificiale in quel tratto, così da salvaguardare la sede stradale da qualsiasi genere di crollo dal costone. Intanto oggi sono stati avviati i lavori per ridurre di circa 2-2,5 km l’estensione dell’attuale tratto a doppio senso di circolazione, lungo circa 4 km, posto nella carreggiata lato mare, determinando un nuovo by-pass rispetto a quello attuale aperto al transito il 6 ottobre. In provincia di Messina i comuni interessati dallo stato di emergenza sono 44, tra zona jonica e tirrenica: Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Barcellona Pozzo di Gotto, Castelmola, Castroreale, Condrò, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Gualtieri Sicaminò, Itala, Letojanni, Librizzi, Lipari, Mandanici, Messina, Milazzo, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Nizza di Sicilia, Pace del Mela, Pagliara, Roccalumera, Rodì Milici, Sant’Alessio Siculo, Sant'Angelo Di Brolo, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa di Riva, Savoca, Scaletta Zanclea, Sinagra, Taormina, Tortorici, Torregrotta, Tusa e Villafranca Tirrena.