Furci, ancora nessuna traccia del bilancio 2019: mancano all'appello 6 milioni di entrate
di Andrea Rifatto | 02/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/11/2020 | ATTUALITÀ
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Gli Uffici sono al lavoro per preparare gli atti
Sembra ancora lontana l’approvazione del bilancio consuntivo 2019 al Comune di Furci. Nonostante il termine sia scaduto il 30 giugno, l’Amministrazione guidata dal sindaco Matteo Francilia non ha ancora esitato il Rendiconto nemmeno in Giunta, per poi passare la palla al Consiglio per il via libera definitivo. Proprio a causa di questo ritardo, la Regione ha nominato il 17 settembre un commissario ad acta, il funzionario Girolamo Ganci, che però non si è ancora insediato per “pungolare” il governo cittadino ad accelerare le procedure. Intanto gli Uffici stanno predisponendo gli atti propedeutici al Consuntivo, procedendo al riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2019 ai fini dell’approvazione delle delibera che metterà nero su bianco la situazione finanziaria a chiusura dello scorso anno. Dai dati stilati dalle quattro Aree comunali emerge come il Comune di Furci abbia 5 milioni 880mila 464 euro di residui attivi, ossia somme che mancano all’appello in quanto si tratta di entrate accertate ed esigibili nell’esercizio di riferimento ma finora mai incassate, mentre i residui passivi (spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio ma non pagate) ammontano a 2 milioni 762mila 289 euro. Scendendo nel dettaglio, a vantare la mole più alta di crediti è l’Area Finanziaria, con 4 milioni 198mila 194 euro di residui attivi, mentre i passivi sono pari a 762mila 355 euro (7mila 872 sono stati eliminati); l’Area Tecnica vanta 1 milione 599mila 967 euro di crediti, i debiti sono pari a 1 milione 560mila 808 euro mentre altri 667mila 251 euro sono stati classificati come da eliminare dal bilancio e 602mila 506 euro da reimputare; l’Area Vigilanza-Polizia municipale ha rilevato la presenza di 52mila 366 euro di residui attivi e 95mila 285 euro di passivi, mentre 1.578 euro di debiti sono stati cancellati; infine l’Area Amministrativa e Istituzionale risulta avere 29mila 937 euro di residui attivi da mantenere e ben 343mila 841 euro di residui passivi, mentre 34mila 684 euro sono da eliminare e 9mila 887 euro da reimputare. Dunque è il settore tasse e tributi quello dove da diversi anni si registra la maggiore difficoltà ad incassare e sul quale bisognerà prevedere opportuni correttivi.