Domenica 22 Dicembre 2024
La decisione è stata contestata anche con un'interrogazione. La risposta soddisfa tutti


Furci, asilo nido più caro per le famiglie meno abbienti: l'Amministrazione spiega perchè

di Andrea Rifatto | 23/08/2022 | ATTUALITÀ

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La seduta del Consiglio

Tariffe per l’asilo nido più alte per le tre fasce di reddito più basse, dunque per quelle famiglie che hanno meno disponibilità economiche. Quella che è sembrata essere un’anomalia è emersa a Furci Siculo nelle scorse settimane ed è stata evidenziata anche dalla minoranza consiliare con un’interrogazione rivolta all’Amministrazione comunale: “Il peso delle tariffe di compartecipazione viene caricato alle fasce meno abbienti - ha ricordato la consigliera di opposizione Rosaria Ucchino - era invece più giusto ripartire il costo del servizio in maniera più equa tra i più abbienti ed i meno abbienti”. La risposta è arrivata dal vicesindaco con delega al Bilancio, Daniela Mercurio: “Statisticamente la fascia dei meno abbienti è quella con più persone che richiedono il servizio e diversamente non si sarebbe ottenuto alcun risultato - ha fatto presente in Consiglio comunale - l’aumento delle tariffe di compartecipazione è dovuto all’aumento dei costi del servizio e senza tale incremento l’asilo nido comunale non potrebbe più essere garantito. Tra l’altro per legge la copertura tra entrate e spese di tale servizio deve essere del 36% - ha proseguito Mercurio - ma il nostro Comune non è tenuto al rispetto di tale percentuale, in quanto non si torva in stato deficitario”. 

Il vicesindaco ha spiegato che la decisione di aumentare le tariffe di compartecipazione del nido è stata assunta dopo che alcune mamme, in seguito alla voce diffusasi in paese che il servizio mensa al nido non sarebbe stato garantito, si sono recate in municipio per chiedere che venisse confermato, anche a costo di un aumento della spesa per le famiglie. “È anche vero che spesso l’Isee presentata insieme alla domanda non corrisponde a verità - ha aggiunto Daniela Mercurio - ma si tratta di 140 euro al mese e il costo di una babysitter sarebbe di sicuro maggiore. Aumentare le tariffe non è stata una scelta facile, ma ponderata”. Risposte e delucidazioni che hanno soddisfatto il gruppo di minoranza. “I costi da sostenere rispetto alle tariffe sono adesso maggiormente proporzionati - ha aggiunto il capogruppo di maggioranza Manuela Cordaro - ricordo che chi porta il figlio all'asilo nido lo fa per necessità e che non bisogna dimenticare che chi è meno abbiente magari è titolare anche del reddito di cittadinanza. All'interno della fascia di reddito più bassa ci sono comunque anche persone che vivono dignitosamente”.


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