Furci, bandita la gara per la strada verso le frazioni: opera da 1,3 milioni
di Andrea Rifatto | 11/11/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/11/2017 | ATTUALITÀ
2345 Lettori unici
Bandita nei giorni scorsi la gara d’appalto per i lavori di completamento del consolidamento e sistemazione idraulica della strada di collegamento tra le frazioni Grotte e Calcare, il centro urbano di Furci Siculo e la Strada statale 114. Il Commissario di governo contro il dissesto e per la mitigazione del rischio idrogeologico Maurizio Croce, ha firmato il decreto a contrarre insieme al responsabile unico del procedimento, il geometra Antonio Carmelo Casale dell’Ufficio tecnico del Comune di Furci. L’importo complessivo dell’appalto è pari a 1 milione 363mila 267 euro, di cui 1 milione 323mila 188 soggetto a ribasso e 40mila 079 per oneri di sicurezza. Il termine per il ricevimento delle domande di partecipazione è stato fissato per il 9 dicembre alle ore 13 e l’apertura delle buste avverrà il 13 dicembre. I lavori verranno affidati all’impresa secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Un’opera attesa da tempo dalla cittadina furcese e per la quale lo scorso gennaio è stato firmato un decreto di finanziamento da 2 milioni 230mila euro grazie ai fondi del Patto per il Sud, dopo che l’intervento venne inizialmente ammesso a finanziamento dal Cipe nel 2015 senza però che le somme venissero mai stanziate. Si tratta del secondo lotto di un’opera iniziata nel 2000 durante l’Amministrazione dell’attuale sindaco Sebastiano Foti, quando venne ampliato il primo tratto della strada fino alla palestra comunale. Adesso verrà completato il collegamento con le frazioni a monte mettendo in sicurezza e ampliando un’arteria molto utilizzata e di fondamentale importanza. Il progetto prevede il rafforzamento della struttura di contenimento, con la realizzazione del sostegno alla base della scarpata e l’allargamento della carreggiata e il completamento dell’impianto di pubblica illuminazione. Lo scopo è migliorare l’accessibilità alle frazioni e alle aree industriali a monte; ridurre l’incidentalità, in quanto oggi i tratti esistenti sono privi di manto omogeneo e opere di protezione laterale; velocizzare gli itinerari per ridurre i tempi di pendolarità; migliorare le interconnessioni con la rete viaria statale e autostradale, con conseguente riduzione dei costi di trasporto.