Furci, calano le entrate e il disavanzo sale a mezzo milione: entro un anno va ripianato
di Andrea Rifatto | 08/02/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/02/2022 | ATTUALITÀ
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La pandemia ha ridotto gli introiti dell'Ente
Via libera all’unanimità dal Consiglio comunale di Furci Siculo al bilancio consuntivo 2020 (assenti i consiglieri di minoranza Agatino Pistone e Sandro Triolo). Il Rendiconto, chiuso con 9 milioni 061mila 245 euro di entrate e 8 milioni 904mila 895 euro di uscite, fa emergere però residui attivi (crediti) per 8 milioni 652mila 725 euro e un disavanzo salito a 476mila 945 euro, che dovrà essere ripianato entro la fine della legislatura (primavera 2023). “Nonostante l'Amministrazione nel 2020 abbia centellinato le spese effettuando solo quelle necessarie - ha spiegato il vicesindaco con delega al Bilancio, Daniela Mercurio - ciò che ha inciso sul risultato di amministrazione è il Fondo crediti dubbia esigibilità (Fcde). Si è proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi e si è avuto un risultato di amministrazione di 3 milioni 174mila 031 euro, di cui 2 milioni 213mila 513 euro per il Fcde che può essere alleggerito con l’attività della Sogert, società incaricata della riscossione ripartita dopo l’estate 2021 a causa della pandemia. L’ultimo report ha evidenziato degli introiti di Imu, Tari e sanzioni del Codice della strada - ha aggiunto Mercurio - e tra le riscossioni ci sono anche pregressi residui attivi che provengono da amministrazioni precedenti”. Il Consiglio comunale ha poi approvato con otto voto della maggioranza e l’astensione della minoranza (assente Pistone) la delibera di ripiano del disavanzo dell’esercizio 2020, inserito nel bilancio 2022/2024 (per gli esercizi 2022 e 2023) e distinto in 17mila 893 euro come disavanzo del 2017, 23mila 186 euro del 2019 e 238mila 472 euro del 2020. Nel 2022 dovranno essere ripianati 279mila 553 euro, nel 2023 altri 261mila 659 euro e negli esercizi successivi (fino al 2030) 23mila 186 euro. “Le cause del disavanzo sono da individuare, oltre che nella riduzione progressiva delle risorse trasferite, nella generale riduzione di entrate tributarie e patrimoniali - ha spiegato la ragioniera Antonella Bongiorno - che ancorchè accertate non sono state riscosse, a causa anche della congiuntura economica sfavorevole, generando un elevato Fondo crediti dubbia esigibilità”. Le misure individuate per evitare un ulteriore potenziale disavanzo sono l’aumento effettivo delle entrate attraverso la lotta all’evasione, con la conseguente emersione di una base imponibile più ampia che potrà determinare l’emissione di ruoli per gli anni precedenti e un aumento delle previsioni di entrata.