Furci, caso chiuso per il risarcimento della caduta: il Comune pagherà tutti gli eredi
di Andrea Rifatto | 12/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/11/2022 | ATTUALITÀ
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Una vicenda iniziata a marzo del 2021
Adesso il caso è definitivamente chiuso. Il Consiglio comunale di Furci Siculo è tornato ad esprimersi sulla vicenda del risarcimento da riconoscere agli eredi di una cittadina deceduta negli anni scorsi, rimasta ferita durante una caduta in strada nel 2008 a causa di un marciapiede sconnesso, dopo la condanna arrivata nel 2019 dal Tribunale di Messina per un ammontare di 35mila 035 euro. Una questione che è stata affrontata in aula più volte sin dal marzo dello scorso anno, quando era stata riconosciuto il pagamento della somma ad una sola erede, ma nei mesi successivi ne sono emersi altri due e dunque i creditori sono saliti a tre. Così nell’ultima seduta è stato necessario approvare una nuova delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio e la spesa a carico del Comune è nuovamente aumentata. Il legale dei tre eredi, l’avvocato Giancarlo Padiglione, aveva notificato nei mesi scorsi in municipio un atto di precetto per l’importo di 40mila 611 euro, di cui 5mila 220 euro di interessi legali, successivamente sceso a 39mila euro dopo una transazione tra le parti che prevede il riconoscimento dell’ulteriore debito di 3mila 965 euro rispetto ai 35mila 035 euro deliberati nel 2021, ossia 11mila 678 euro ciascuno agli eredi, di cui 23mila 350 euro già versati ai familiari. Adesso, dunque, l’Amministrazione comunale si è impegnata a pagare la rimanente quota da 15mila 650 euro in due rate, una da 8mila euro da versare entro il 30 giugno 2023 e l’altra da 7mila 650 euro entro il 30 ottobre 2023. Solo due eredi, però, hanno finora presentato la dichiarazione di successione con indicate le quote di eredità spettanti ad ognuno, come preteso dall’ente anche per evitare brutte sorprese visto quanto accaduto già in passato, mentre il terzo riceverà il risarcimento solo quando produrrà la documentazione richiesta. “I tempi di liquidazione si sono allungati in quanto l’iter burocratico è stato sospeso essendo subentrati ulteriori eredi - ha spiegato in Consiglio la vicesindaca con delega al Contenzioso, Daniela Mercurio - ma adesso la procedura è conclusa e la somma viene accantonata anche per il terzo erede che non ha ancora presentato la successione”. La delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio ha ottenuto otto voti favorevoli tra maggioranza e opposizione (assenti Carmelo Maccarrone, Violetta Ferraro e Paolo Mascena) e la sola astensione dell’indipendente Sandro Triolo.