Furci, cimiteri ai privati ma project financing dimezzato: costi più alti per i cittadini
di Andrea Rifatto | 16/11/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/11/2021 | ATTUALITÀ
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Il camposanto centrale
L’idea è rimasta quella di partenza, ma adesso è stata… dimezzata. A Furci Siculo si punta ad ampliare i cimiteri con un’operazione di project financing con i privati, ma rispetto alla proposta approvata nel febbraio 2020 l’Amministrazione comunale ha emanato adesso un nuovo provvedimento, che prevede un intervento di minore entità tanto che l’importo dell’operazione è passato da 1 milione 664mila 398 euro a 901mila 107 euro. La soluzione alla carenza di spazi è sempre quella presentata dal “Consorzio Artigiano Edile Sicilia” di Pace del Mela, con un’iniziativa che non prevede alcun onere a carico del Comune. Le modifiche al progetto iniziale sono state chieste nei mesi scorsi dalla Commissione consiliare Pianificazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e qualità della vita, che dopo aver esaminato il progetto ha chiesto di rimodulare l’intervento concentrandolo solo nella parte iniziale del cimitero, ossia nei settori C1 e D1. Una volte riesaminata la documentazione, la commissione lo ha condiviso e dunque il “Caes” ha trasmesso gli atti al Comune e la Giunta ha proceduto con l’approvazione, revocando la delibera del 2020. L’operazione prevede un costo dei lavori pari a 559mila 335 euro (in precedenza 1 milione 112mila 069) e 341mila 772 euro per somme a disposizione e riguarda l’estumulazione e la demolizione di loculi fatiscenti e la realizzazione di nuovi loculi e cappelle. Al centro sono previste 361 celle in blocchi di cemento armato prefabbricato, 8 cappelle da 8 posti (con all’interno anche 6 ossari e 8 cenerari) e 24 ossari accanto al blocco cappelle; ad Artale previsti invece 8 loculi in vetroresina. La concessione con la società di Pace del Mela sarà siglata per 8 anni e non più 23, per un investimento che scende da 1 milione 506mila 721 euro a 818mila 220 euro. Confermato l’aumento dei costi per i cittadini: i loculi vanno da 1.900 a 2.800 euro (prima 2.400-2.900 euro) per chi acquisterà dopo la morte e tra 2.800 e 3.700 euro (prima 3.300-3.800) in vita, compresi i costi per i marmi e gli arredi funerari (portafoto, portafiori e lampade); attualmente il costo varia da 1.300 a 1.700 nel primo caso e da 1.950 a 2.550 nel secondo. Una cappella costerà 40mila euro. Previsto inoltre un rincaro per le luci perpetue, il cui costo di allaccio passa da 14 a 23 euro l’anno, così come il canone annuo di gestione da 10 a 16 euro; la singola lampadina da apporre in occasione della commemorazione dei Defunti passa invece da 1 euro a 1,20 euro. Nella precedente proposta erano previsti anche interventi di rifacimento dell’impianto elettrico, riqualificazione dei corridoi e dell’ingresso con nuova pavimentazione al centro e pavimentazione delle piazzette ad Artale. Una soluzione, quella della concessione ai privati e nello specifico al “Consorzio Artigiano Edile Sicilia” (la stessa società che sta ampliando i cimiteri di Santa Teresa di Riva), giudicata l’unica possibile in grado di risolvere per un lungo periodo la carenza di posti per le sepolture e a costo zero per le casse del Comune.