Martedì 01 Ottobre 2024
Fondi per favorire l'approvvigionamento idrico ed evitare l'abbandono dei terreni


Furci, contributi dal Comune a due consorzi per aiutare gli imprenditori agricoli

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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I costi di irrigazione sono aumentati

Un aiuto economico per sostenere le iniziative imprenditoriali agricole, tra le poche realtà produttive presenti sul territorio che ancora resistono alla crisi. L’Amministrazione comunale di Furci Siculo ha deciso di concedere un contributo alle imprese agricole locali costituite in consorzio, al fine di evitare l’abbandono dei terreni mantenendo in efficienza le infrastrutture di approvvigionamento idrico. La giunta guidata dal sindaco Matteo Francilia ha preso atto della situazione climatica particolarmente gravosa che ha comportato la declaratoria dello stato di calamità naturale da siccità severa nell’intero territorio della regione, evidenziando come le scarse precipitazioni e l’insufficiente attività di irrigazione rischino di compromettere le produzioni del comparto agricolo e ortofrutticolo. Sul territorio comunale furcese sono stati individuati alcuni impianti di sollevamento idrico per l’irrigazione di terreni consorziati e tra i consorzi più antichi presenti e soggetti all’abbandono dei terreni e delle relative infrastrutture di approvvigionamento idrico vi sono il Consorzio sopraelevazione “Acqua Zagara” ed il Consorzio “Madonna delle Grazie”.

L’Amministrazione ha quindi deciso di assegnare 2mila euro ciascuno e la giunta ha quindi stanziato l’importo totale di 4mila euro assegnandolo al responsabile dell’Area Tecnica affinché si occupo dell’erogazione delle somme, previste nel bilancio di previsione 2024-2026 approvato dal Consiglio comunale a fine luglio. Contributi che aiutano ad abbattere le spese per l’energia elettrica sostenute per gli approvvigionamenti di acqua per uso irriguo, visto che oggi irrigare un terreno può costare anche 30-35 euro l’ora e spesso i proprietari non riescono a far fronte alle spese con i ricavi derivanti dalla vendita della produzione, con il rischio di essere costretti ad abbandonare la terra.


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