Giovedì 31 Ottobre 2024
Inaugurata la litoranea dopo le opere di salvaguardia. Presente il presidente Musumeci


Furci, ecco il nuovo lungomare Carmelo Garufi: "Tra i più belli della provincia" - FOTO

di Andrea Rifatto | 17/07/2022 | ATTUALITÀ

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Il taglio del nastro

Novecento metri con un aspetto uniforme, un nuovo affaccio sul mare per far godere a residenti e turisti la vista dello Jonio. È così che si presenta adesso il lungomare di Furci Siculo, al termine dei lavori di ampliamento effettuati dall'impresa "Pacos Srl" di Naro (Agrigento), conclusi nelle scorse settimane e finalizzati a difendere la litoranea dall’erosione costiera, grazie al finanziamento da 1 milione 297mila 021 euro concesso dalla Regione con il Patto per il Sud. I tratti sud (180 metri) e nord (345 metri) hanno adesso la stessa conformazione di quello centrale da 370 metri, già interessato dall’ampliamento tra il 2006 e il 2007 grazie ai fondi del Pit 13, con la sagomatura inferiore tondeggiante verso l’incastro per garantire un maggiore contrasto alle ondate marine e un marciapiede passato da una larghezza di 1,40 a 2,90 metri. Una litoranea rinnovata e abbellita, con verde e arredi, dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Francilia, che ieri ha inaugurato l’opera e contestualmente ha intitolato il lungomare al professor Carmelo Garufi, sindaco dal 1952 al 1985, che negli Anni ’70 avviò i lavori per realizzare il primo tratto di litoranea. Al taglio del nastro presenti anche il presidente della Regione Nello Musumeci, il sindaco metropolitano Federico Basile, i sindaci dei comuni del comprensorio jonico, numerose autorità civili e militari come il presidente della Corte d’Appello di Catania, Filippo Pennisi, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri (il comandante della Compagnia di Taormina Giovanni Riacà e della Stazione di Santa Teresa di Riva Maurizio La Monica) e della Polizia di Stato. Presenti anche i familiari dell’ex sindaco Garufi, le figlie Tessa e Alba, nipoti e pronipoti, gli ex sindaci Domenico Ventura, Bruno Parisi e Sebastiano Foti, consiglieri ed assessori ed ex amministratori come l’onorevole Carmelo Briguglio, deputato nazionale e regionale e vicesindaco negli Anni ’80. A benedire il nuovo lungomare è stato il parroco di Furci, padre Massimo Briguglio.

“Una giornata importante per la nostra comunità - ha detto il sindaco Matteo Francilia - inauguriamo una delle opere più significative per la cittadina, una struttura che protegge la costa e favorisce il turismo. Ringrazio la Struttura commissariale contro il dissesto guidata da Maurizio Croce e il presidente della Regione per aver finanziato l’opera. Abbiamo ottenuto una meravigliosa passeggiata a mare, lo dico con umiltà ma credo sia tra i lungomari più belli della provincia. A ciò si è aggiunta la Bandiera blu, un riconoscimento importante, e adesso dobbiamo lavorare per realizzare la riviera blu in modo da attrarre ancora più turisti nel nostro comprensorio. E abbiamo voluto intitolarlo al professore Carmelo Garufi, che da sindaco costruì Furci e mise le basi per la nascita della comunità dal punto di vista infrastrutturale e sociale”. Per Federico Basile “bisogna mettere a sistema tutta la riviera, la Città metropolitana è pronta a supportare questa iniziativa per l’inizio di un nuovo percorso”. “Una felice intuizione del sindaco di Furci - ha detto nel suo intervento Nello Musumeci - un’opera che io ho voluto come commissario per la lotta contro il dissesto e che adesso consente anche di rendere omaggio ad un illustre cittadino, averne memoria oggi significa che ha lasciato una traccia, in politica la gratitudine e la riconoscenza non esistono ma è importante che ogni amministratore risponda alla propria coscienza. In questa riviera abbiamo speso oltre 40 milioni di euro per dissesto e pulitura di fiumi - ha aggiunto - non era mai accaduto in 70 anni, andrò in ogni comune a renderne conto. È significativo che la sensibilità degli attuali amministratori abbia inciso affinché il commissario o il governo abbiano deliberato interventi di messa in sicurezza. L’erosione è un triste fenomeno ormai galoppante ovunque, dobbiamo farne i conti ma siamo pronti, la nostra è la regione che speso più di tutte in Italia nella lotta al dissesto, 567 milioni di euro in quattro anni e mezzo, a testimonianza del nostro lavoro di programmazione e di attenzione tutto il territorio siciliano”.



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