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Furci, Francesco Rigano si presenta: "Discontinuità ma non escludiamo nessuno"
di Andrea Rifatto | 15/04/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/04/2018 | ATTUALITÀ
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Cocuccio, Rigano, Triolo e Vita
“Discontinuità sì, esclusioni a prescindere no”. È questa la strada intrapresa da Francesco Rigano, candidato a sindaco alle elezioni amministrative del 10 giugno a Furci Siculo, per formare la squadra della lista “Disegniamo il futuro”, che lo supporterà nella corsa alla conquista del governo cittadino, a cui punta anche l’avversario Matteo Francilia. Concetto ribadito questa mattina all’inaugurazione del comitato elettorale, aperto sulla via IV Novembre. Numerosi i cittadini che hanno partecipato alla prima uscita ufficiale dell’attuale capogruppo di minoranza, con alle spalle anche un passato da vicesindaco nella giunta guidata da Bruno Parisi, presente insieme ad altri componenti di quella che fu la sua amministrazione, come gli ex assessori Melo Freni e Francesco Crinò. “Siamo partiti dalla scelta del miglior candidato sindaco possibile – ha esordito il 41enne avvocato – e adesso stiamo lavorando per formare la migliore squadra possibile. Ciò non significa che debba essere formata esclusivamente da elementi giovani e nuovi, ma da tutti gli elementi della società civile che con loro contributo, la loro competenza e la loro capacità possono dare un valore aggiunto. Come Buffon, che a 40 anni continua a essere scelto per fare il portiere della Nazionale” chiarisce con una metafora calcistica Rigano. L’obiettivo è quello di rimuovere qualsiasi tipo di distinzione, abbattendo le barriere fatte di odio e astio per allestire una lista gradita a tutti, capace di amministrare con efficacia ed efficienza. “Lavoriamo per l’inclusività, per reperire tutte quelle forze cittadine capaci di dare il loro contributo al progetto”. Miglior sindaco, migliore squadra ma anche taglio con il passato: “Deve essere una squadra in discontinuità con l’amministrazione uscente, occorre essere critici con l’operato dell'attuale governo ma deve uscire fuori l’aspetto positivo, per affrontare meglio la prossima azione amministrativa. Partiremo dalle cose negative, terremo come base quelle meno negative che valuteremo non appena avremo la possibilità di insediarci”. Ciò che Francesco Rigano ha voluto rimarcare durante la presentazione è stato comunque il concetto di “spersonalizzazione” a vantaggio di quello di squadra unita nella condivisione del progetto: “Non contano i singoli ma il gruppo, che al di là delle persone che lo compongono può riuscire a dare qualcosa al paese”. Il riferimento va al vicino comune di S. Teresa, dove secondo Rigano il progetto di governo dei cinque anni scorsi ha mostrato di funzionare, con operosità e coordinamento che sono mancati negli altri comuni. “Insieme si deve, non si può – ha detto il candidato di “Disegniamo il futuro” – “correggendo” lo slogan dell’avversario alla corsa a sindaco. Avversario a cui Rigano ha risposto, sollecitato da alcune nostre domande, in merito alla coerenza di cui ha parlato Francilia e ai “contributi esterni” che secondo l’ex consigliere provinciale non servono a Furci, per non farla diventare terra di conquista elettorale. Chiaro il riferimento a Sicilia Vera, movimento del deputato regionale Cateno De Luca a cui Rigano ha aderito nelle scorse settimane. "Qui davanti a me vedo tutti furcesi - ha subito detto l’attuale capogruppo di minoranza – e la coerenza è stata mantenuta nel tempo, in maniera impeccabile e senza discussioni. Ne sono testimonianza le mie amiche Chiara Cocuccio e Sarah Vita, consigliere di minoranza durante questa legislatura dopo la mancata elezione di Francilia, che hanno continuato nel progetto. La mancanza di coerenza non è attribuibile al mio tesseramento a Sicilia Vera, che sarebbe avvenuto a prescindere dalle elezioni, perché credo in un progetto politico che possa creare una squadra in grado di utilizzare un brand, come quello che ha funzionato a S. Teresa. Non sono convinto che questa sia mancanza di coerenza, io fino a non molto tempo fa avevo la tessera dell’Udc e non ho mai avuto quella della Lega, non sono le colorazioni politiche a determinare l’incoerenza. Serve la voglia di portare avanti un progetto nell’interesse della comunità: e noi lo stiamo facendo, con coerenza”. Un’allusione, quella riferita alla Lega, sembrerebbe legata a presunti avvicinamenti di Matteo Francilia al partito di Matteo Salvini. E alla domanda se in lista potrebbero esserci candidanti provenienti dal governo uscente, Rigano spiega di non aver chiuso nessuna porta: “Il progetto si basa sull’inclusività, potremmo vedere anche candidato Bruno Parisi, a cui tante volte ho chiesto di essere nella mia coalizione perché so, avendo amministrato insieme a lui, quale contributo possa dare. Non escludo niente, è chiaro che siamo una compagine in discontinuità con l’amministrazione ma che ci possa essere qualche soggetto che ha fatto parte della maggioranza o in passato di un’altra minoranza non credo sia un elemento che possa invalidare l’obiettivo di creare la migliore squadra possibile per il paese”. Tradotto: in “Disegniamo il futuro” non ci sarà da meravigliarsi per qualche nome attualmente in maggioranza, anche perché alle elezioni, in fondo, contano pur sempre i voti che ciascun candidato può assicurare alla lista. Tra gli uscenti che hanno aderito al progetto di Rigano vi è già Agatino Pistone, attuale consigliere: “Ad oggi sono candidato con Rigano” dice. In lista, oltre le confermate Chiara Cocuccio e Sarah Vita, è confermato Sandro Salvatore Triolo, ex capogruppo di maggioranza a S. Teresa, che in caso di vittoria sarà vicesindaco e Francesco Bellantoni. Per gli altri nomi bisognerà attendere i prossimi giorni ed eventuali altri accordi. Francesco Rigano ha fatto anche i primi accenni al programma, parlando di riqualificazione dell’organico comunale, riorganizzare della macchina amministrativa, bilanci sani per far pagare tutti e pagare meno, rafforzamento dei servizi e del welfare per chi non può pagare, cura del paese, rilancio del turismo, raccolta differenziata e Bandiera blu. Anche lui, dopo Matteo Francilia, punta a farla ottenere a Furci.