Furci, guardia medica chiusa dopo un'ispezione del Nas: presidio trasferito a Roccalumera
di Andrea Rifatto | 15/05/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/05/2022 | ATTUALITÀ
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Il presidio in via Milano chiuso definitivamente
Che quei locali non fossero più idonei l’Asp di Messina ne era consapevole da tempo, ma le attività erano andate avanti per assenza di alternative. Adesso è arrivato la stop definitivo. Chiude battenti, infatti, il presidio della Continuità assistenziale (ex Guardia medica) di Furci Siculo, ospitato in un immobile privato di via Milano. Il “colpo di grazia” è arrivato dopo un’ispezione effettuata dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania, che hanno rilevato carenze strutturali, constatando in particolare l’assenza delle condizioni di sicurezza all’esterno e delle strumentazioni di sorveglianza necessarie secondo la normativa vigente, informando di conseguenza l’Assessorato regionale della Salute. Il Distretto di Messina, dopo il controllo dei militari dei Nas guidati dal tenente colonnello Salvatore Calabrese, ha dunque deciso di trasferire la Continuità assistenziale di Furci Siculo nell’edificio dell’Asp di Roccalumera, in via Torrente Sciglio, con la contestuale chiusura della struttura disposta dall’Unità Patrimonio e siglata dal commissario straordinario dell’Asp, Bernardo Alagna. Una decisione che comporterà qualche disagio per gli utenti furcesi che avranno bisogno di un consulto medico nella fascia oraria dalle 20 alle 8 e nei giorni prefestivi e festivi. Già da quasi un anno l’Azienda sanitaria provinciale riteneva che non fosse possibile proseguire le attività nella sede di via Milano, così come messo nero su bianco nelle relazioni stilate dopo diversi sopralluoghi, e a fine settembre era stata chiesta al Comune la disponibilità di locali da concedere in comodato d’uso. L’Ente, però, aveva risposto di non essere in possesso di beni immobili. Poi, vista l’assenza di proposte dai privati dopo la prima manifestazione di interesse, l’Amministrazione comunale ha intrapreso un dialogo andato avanti fino a questi giorni per non perdere il servizio: “Riteniamo fondamentale la permanenza del presidio a Furci - spiega il sindaco Matteo Francilia - e ci siamo attivati mettendo a disposizione i nostri edifici pubblici, visto che nonostante una ventina di disponibilità da parte dei privati dopo il secondo avviso, nessun locale è stato ritenuto idoneo alla Guardia medica, perchè troppo piccoli o con un canone di affitto troppo oneroso. Il servizio è un punto di riferimento per i cittadini e anche i turisti nel periodo estivo, non possiamo permetterci di perderlo e non lo perderemo”. Il Comune ha dunque aperto le porte del Centro diurno in via Spinelli e dopo due sopralluoghi l’Asp ha ritenuto i locali idonei e adeguabili a seguito di alcuni lavori di protezione dei locali che ritene di poter effettuare nel giro di un mese, come verrà stabilito nel contratto di comodato gratuito che sarà stipulato tra i due enti. “Abbiamo combattuto per non perdere la Continuità assistenziale e ci ho messo la faccia - conclude il sindaco di Furci Siculo - qualche sacrificio e poi il presidio tornerà nel nostro comune”.