Furci, il Comune abbatte due alberi: proteste in paese, la minoranza interroga
di Andrea Rifatto | 06/11/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/11/2018 | ATTUALITÀ
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Gli alberi prima, dopo la potatura e il taglio
Prima una pessima potatura, poi l’abbattimento. E così per due pini che da circa 20 anni dimoravano all’interno di un’aiuola a Furci Siculo, all’incrocio tra le vie Cesare Battisti e Regnanti, è arrivata la fine. A decidere di intervenire sugli alberi è stato il Comune, che approfittando della presenza in zona di una piattaforma aerea utilizzata per i lavori di manutenzione straordinaria del viadotto autostradale ha prima fatto eseguire una potatura, nella giornata di venerdì: “Sfoltiti gli alberi e liberati i cavi della luce, rimosso il pericolo ed effettuato intervento di rifinitura, nei prossimi giorni continueremo a pulire” ha comunicato il sindaco Matteo Francilia postando le foto dei due esemplari di cui rimaneva solo il tronco e pochi rami. Dopo Roma anche Furci aveva così il suo “spelacchio”, anzi due, ma ieri la pulizia si è trasformata in taglio totale, perché gli stessi amministratoti si sono resi conto di come fosse stato effettuato un intervento che con le regole di potatura non avesse nulla a che fare. Immediate le proteste da parte di diversi residenti del quartiere e del resto del paese, prima per la scellerata “sfoltita” e poi per il taglio dei due pini, piantati da un cittadino e che non sembravano così pericolosi tanto da essere estirpati del tutto e lasciare un vuoto in quella zona. L’abbattimento dei due alberi non necessitava di autorizzazione da parte del Corpo Forestale in quanto ricadevano all’interno del centro urbano dove la competenza in materia è dell’Ufficio tecnico comunale. “Già verso la metà di ottobre ci sono pervenute segnalazioni riguardanti lo stato degli alberi, in quanto potevano recare pericolo e dopo un sopralluogo di esperti è stato constatato che le piante si presentano alte e inclinate con i rami appoggiati sui cavi elettrici con rischio imminente di romperli in caso di forte vento – ha replicato l’assessore all'Ambiente Giovanni Catania – pertanto è necessario intervenire in quanto può recare danno a persone e cose. Erano stati potati male, era obiettiva come cosa, nessuna vergogna da non ammettere, ma alberi inclinati in quel modo possono recare pericolo. Quindi parlate pure di scempio e di cosa preferite – ha risposto Catania a quanti hanno protestato per l’intervento – noi abbiamo la responsabilità e pensiamo alla sicurezza. In condivisione con gli abitanti del quartiere abbiamo convenuto di dare colore e profumo all'aiuola piantando alberi di limoni e arance e considerando che due nostri celebri concittadini e amici, che purtroppo il destino ha portato via troppo presto, avevano con amore piantato questi alberi, in loro onore e nel loro ricordo avevamo intenzione di mettere una targa”. “Non autorizzo nessuno a mettere una targa col nome di mio padre” ha già replicato uno degli abitanti della zona. “Da che mondo è mondo gli alberi si piantano e non si estirpano” – ha scritto la minoranza nell’interrogazione presentata oggi e indirizzata al sindaco Matteo Francilia e al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Claudio Crisafulli. Apprendiamo con stupore, rabbia e preoccupazione della potatura scellerata prima e del taglio integrale ingiustificato dopo, di due pini marittimi piantumati in un’aiuola in prossimità del viadotto autostradale, all’incrocio di via Cesare Battisti con la via Regnanti. Appare una attività frutto di improvvisazione e di non conoscenza delle più elementari tecniche di potatura e coltivazione di alberi – scrivono i consiglieri Francesco Rigano, Sandro Triolo, Sarah Vita e Chiara Cocuccio – a tal proposito è necessario conoscere con estrema urgenza, fornendo atti e quant’altro, al fine di valutare le dinamiche che hanno determinato questo scempio e in particolare: le perizie, le indagini e le relazioni specialistiche che hanno supportato l’amministrazione comunale ad avallare tale scelta; chi ha eseguito le attività di potatura mediante cestello elevatore, con quali determine e con quali risorse economiche; chi ha diretto tali lavori; gli ordini di servizio impartiti agli operai comunali presenti durante la seconda fase del taglio integrale degli alberi; tutte le segnalazioni pervenute al Comune con le quali lamentavano lo stato di pericolo determinato dagli alberi, oggi in modo irrazionale abbattuti; in che modo sono stati smaltite le fronde, i rami ed i tronchi dei due pini. Non trovando valide e ragionevoli spiegazioni circa l’operato posto in essere per la soluzione di un modestissimo problema e dalla facile soluzione, come quello di sfoltire le fronde dei due pini e non certo quello di eliminare le due piante – sottolinea l’opposizione – chiediamo con estrema urgenza la documentazione di cui ai punti sopra elencati (completa di pareri e protocolli) al fine di valutare tale operato, che di certo ha di fondo una discutibile scelta sotto il profilo amministrativo e soprattutto ha un effetto inconfutabilmente negativo sotto l’aspetto sociale. Tutto ciò nell’interesse del paese di Furci ed a tutela della legalità”. Al presidente del Consiglio comunale è stato chiesto di inserire l’interrogazione all'ordine del giorno della prossima seduta.