Furci, il Comune "scopre" l'emergenza al cimitero e blocca la vendita di loculi in vita
di Andrea Rifatto | 24/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/10/2021 | ATTUALITÀ
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I nuovi blocchi prefabbricati
Arriva lo stop alla vendita di loculi cimiteriali in vita a Furci Siculo. Lo ha deciso momentaneamente l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Francilia, prendendo atto “della straordinaria carenza di loculi cimiteriali disponibili, dell’andamento medio della mortalità annua pari a circa 20 decessi nel territorio comunale nonché dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Una decisione assunta a una settimana di distanza dalla denuncia di un cittadino, il signor Salvatore Caspanello, pubblicata sulle colonne del nostro giornale e nella quale si evidenziava l’anomalia furcese, dove nonostante la carenza di spazi per le sepolture si è continuato a vendere celle in vita tumulando i morti in tombe requisite in via provvisoria: un modus operandi consentito dal regolamento comunale di polizia mortuaria del 2003, che prevede come “quando la domanda di concessione riguarda una persona legata in vita da rapporto di matrimonio con il coniuge superstite, la concessione può essere estesa al loculo limitrofo destinato ad accogliere la salma, i resti o le ceneri di quest’ultimo”, ma che adesso è stato bloccato. L’Amministrazione ha infatti ritenuto opportuno adottare un provvedimento di sospensione momentanea delle vendite in attesa della costruzione di un congruo numero di loculi non inferiori a 80, considerato anche che è in itinere un project financing relativo all’ampliamento del cimitero, mentre finora si è andati avanti peer tamponare l’emergenza realizzando blocchi con 24 celle prefabbricate in vetroresina posti in aderenza ai loculi in cemento. La delibera della giunta è stata trasmessa al responsabile dell’Ufficio preposto alle concessioni cimiteriali per l’adozione dei provvedimenti consequenziali e dunque adesso gli spazi verranno concessi solo al momento della morte.