Giovedì 21 Novembre 2024
Completato l'arredo con l'abbellimento della litoranea. Un gesto apprezzato dal Comune


Furci, il lungomare si arricchisce di nuovo verde grazie alla donazione di un cittadino

di Andrea Rifatto | 01/07/2022 | ATTUALITÀ

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Francilia e Crisafulli sul lungomare

Ad abbellire il lungomare di Furci Siculo, che ha assunto un nuovo aspetto grazie ai lavori di salvaguardia dall’erosione costiera che hanno ampliato il marciapiede nei tratti sud e nord, come quello centrale, contribuiscono anche i cittadini. Un giovane imprenditore, Emmanuel Crisafulli, titolare di una società di commercio piante online, ha infatti deciso di donare al Comune l’arredo verde che era stato previsto di installare sui pilastrini in cemento che reggono la ringhiera, all’interno di vasi rotondi. Un gesto che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Francilia ha molto apprezzato, accettando la donazione di 150 piante di fico d’India del valore di 2mila 100 euro, congratulandosi con il cittadino per aver deciso di abbellire la litoranea che ha ottenuto quest’anno la Bandiera blu. “Queste piante danno al lungomare un tocco di originalità siciliana attraverso la valorizzazione della nostra identità - commenta Francilia - abbiamo il dovere di coinvolgere i cittadini nel processo di cambiamento che sta migliorando giorno dopo giorno il paese. Questo gesto deve servire da sprone verso gli altri, noi amministratori abbiamo il dovere di valorizzare i nostri imprenditori e allo stesso tempo di coinvolgere la popolazione, la sinergia tra Comune e cittadini porta a grandissimi risultati. Furci sta diventando il fiore all’occhiello della riviera jonica - ha aggiunto - sono orgoglioso dei nostri giovani e dei nostri imprenditori, che piuttosto che lamentarsi, criticare o perdere tempo in chiacchiere da bar, danno una mano per la crescita del nostro paese. Questi sono gli esempi giusti”. “Come imprenditore mi sentivo in dovere di dare un contribuito per il mio paese - il commento di Emmanuel Crisafulli - tutti possiamo farlo, non è un obbligo ma dovrebbe essere un dovere”.


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