Giovedì 21 Novembre 2024
Le opere in bronzo sull'antica struttura saranno benedette dall'arcivescovo


Furci, il portone della chiesa madre è più prezioso: incastonate 24 immagini sacre - FOTO

di Andrea Rifatto | 16/03/2023 | ATTUALITÀ

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Il portone abbellito con le 24 immagini

Non il semplice abbellimento di una porta ma un messaggio ai cristiani affinché si avvicinino a Gesù. A diffonderlo sono le 24 immagini scolpite con formelle in bronzo che adesso impreziosiscono il portone centrale della chiesa madre di Furci Siculo, dedicata alla Madonna del Rosario, incastonate nell’antica e pregevole struttura di castagno che risale al 1931, anno di inaugurazione della chiesa. L’opera è stata realizzata dal maestro Enico Salemi Scarcella di Savoca, incaricato dal parroco don Massimo Briguglio, e raffigura i venti misteri del Santo Rosario e quattro Santi: San Paolo (su una barca con la chiesa sullo sfondo, visto che passò nel mare di Furci Siculo per raggiungere Roma), San Luca Archimandrita, (primo vertice dell’Archimandritato del Santissimo Salvatore in cui ricadeva anche il territorio furcese), Sant’Agata (Patrona di Catania) e Santa Lucia (martire siracusana): dunque due santi legati al territorio e le due sante più rappresentative della Sicilia orientale. La formelle in bronzo, con stile iconografico bizantino che richiama le opere presenti all’interno della chiesa, sono state realizzate dalla Fonderia Ursino di Catania dopo il lavoro svolto dal maestro Salemi Scarcella con l’antica tecnica della fusione a cera persa. 

“Le immagini servono a ‘parlare’ alla piazza, a chi passa davanti la chiesa - spiega don Briguglio - i misteri del Rosario sono eventi che riguardano Cristo e il Vangelo, un annuncio attraverso le immagini e un invito ad entrare nel luogo sacro e nella dimensione mistica che si vive all’interno, celebrando l’Eucaristica e incontrando il Signore”. L’abbellimento del portone è stato realizzato con i fondi della cassa parrocchiale, dove confluiscono anche i ricavati del canone di affitto dell’Oasi Sant’Antonio, senza la richiesta di offerte ai fedeli e senza creare debiti, e la struttura verrà inaugurata sabato 1 aprile dall’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, che nell’occasione benedirà anche la nuova Cappella della Riconciliazione, i cui lavori sono stati conclusi lo scorso dicembre, riqualificata con le opere dei maestri iconografi Ivan Polverari e Luisanna Garau.



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