Giovedì 21 Novembre 2024
Tracciato il bilancio dell'Amministrazione. Dal Quirinale arriva il titolo di città


Furci, il primo anno del sindaco Francilia tra sorrisi e... feeling con la minoranza

di Andrea Rifatto | 28/09/2019 | ATTUALITÀ

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Mochella, Francilia e Catania in conferenza stampa

Tempo di primi bilanci per l’Amministrazione comunale di Furci Siculo, insediatasi nel giugno dello scorso anno. A tirare le somme di questi 12 mesi di governo della città è stato ieri il sindaco Matteo Francilia nel corso di una conferenza stampa in municipio, insieme agli assessori Francesco Moschella e Giovanni Catania e al consigliere Salvatore Pino. Città, perché Furci ha ottenuto da pochi giorni questo titolo con decreto del presidente della Repubblica, dopo l’iter avviato nei mesi scorsi dall’Amministrazione, su proposta dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e con il parere favorevole del prefetto Maria Carmela Librizzi, ringraziati ieri da Francilia. “Sono contento di quanto fatto in questo primo anno ed era doveroso relazionare verso i nostri cittadini, posso dire con grande soddisfazione abbiamo sviluppato il 65% del programma elettorale, con un lavoro di squadra, senza distinzione tra consiglieri e assessori e anche grazie alla macchina amministrativa, che ha lavorato con entusiasmo” – ha esordito il primo cittadino, riservando parole di elogio anche nei confronti della minoranza, con la quale negli ultimi tempi sembre essersi instaurato un certo feeling, tanto che in Consiglio comunale durante la discussione della relazione annuale (votata favorevolmente all’unanimità, assenti Giuseppe Nicita in maggioranza, Francesco Rigano e Sarah Vita in minoranza) l’esponente di opposizione Sandro Triolo ha parlato di “Amministrazione brillante”, dando atto dell’impegno del sindaco “h24 rispetto alle precedenti amministrazioni”. “Parole che sono motivo di soddisfazione e questo ci deve servire per fare ancora di più – ha sottolineato Francilia - ringrazio la minoranza, ha fatto opposizione propositiva e costruttiva e ha dato un apporto importante stimolandoci. Abbiamo lavorato ascoltando anche le critiche e Furci sta raggiungendo la maturità di lavorare unita al di là dei colori politici”.

Poi il sindaco furcese ha spiegato come l’attività della sua amministrazione sia basata su due principi: “Dimenticare chi ci ha votato e chi no e che dopo cinque anni ci saranno le elezioni, altrimenti non si riesce a fare bene il proprio lavoro se si pensa alle convenienze elettorali”. Obiettivo essenziale dell’attività amministrativa del primo anno è stato il risanamento delle casse comunali: “Ci siamo in gran parte riusciti, razionalizzando le spese, internalizzando i servizi e attuando una stretta sugli utenti morosi, per far pagare tutti e meno: al 30 giugno in tesoreria vi era una giacenza di 174mila euro e con molta probabilità il Consuntivo 2018 si chiuderà in positivo come non accadeva da tanti anni”. Risultati che fanno sorridere l’Amministrazione. Evidenziati poi i risultati ottenuti con la raccolta differenziata dei rifiuti (eravamo all’1%, siamo al 72% nei primi sei mesi del 2019)l la cura del decoro urbano e i finanziamenti ricevuti e in itinere (diversi in realtà grazie agli iter avviati dalla precedente amministrazione). “Un anno effervescente per spettacoli e attività culturali – lo ha definito Francilia  - e in cui a Furci sono state aperte 11 nuove attività commerciali”. Sarà merito di chi governa il paese?


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