Sabato 23 Novembre 2024
Approvate le tariffe Tari 2018. I benefici della differenziata slittano al 2019


Furci, in arrivo un’altra stangata sulla bolletta rifiuti

di Andrea Rifatto | 06/10/2018 | ATTUALITÀ

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Tariffe invariate per famiglie e imprese

Sarà stangata sui rifiuti anche quest’anno per cittadini e imprese di Furci. Il Consiglio comunale ha approvato il Piano tariffario 2018 e le tariffe della tassa rifiuti (Tari), determinando rate e scadenze dei pagamenti. La situazione è rimasta immutata rispetto al 2017, visto che le bollette che giungeranno ai furcesi saranno identiche a quelle dello scorso anno per via della riconferma delle tariffe. La delibera è stata approvata con gli otto voti del gruppo di maggioranza “Per Furci” mentre i quattro consiglieri di minoranza di “Disegniamo il futuro” hanno espresso voto contrario. Il Piano prevede entrate per 811mila 260 euro e uscite per i costi di gestione pari a 809mila 350 euro. La Tari dovrà essere pagata in tre rate tramite modelli F24 entro il 31 ottobre (primo acconto), 30 novembre (secondo acconto) e 31 dicembre (saldo) “Il Piano 2018 presenta una differenza in positivo tra costi ed entrate per 1.909 euro e sono state confermate le tariffe del 2017 – ha spiegato in aula il vicesindaco con delega al Bilancio, Daniela Mercurio – essendo ormai scaduto il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2018/2020 (31 marzo) e quindi le stesse non potevano essere né aumentate né diminuite ma solo prorogate. Del minore costo di gestione del 2018 (da giugno è attiva la differenziata porta a porta, ndc) si terrà conto per le tariffe 2019”. Il capogruppo di opposizione Francesco Rigano, concordando sul fatto che le tariffe dovevano essere confermate in quanto il bilancio non è stato approvato entro i termini ed evidenziando come ciò non sia colpa di questa Amministrazione, ha ricordato come nel Piano finanziario 2017 il revisore dei conti avesse fatto inserire 150mila euro alla voce “costi comuni diversi” per tenere conto di quanto non riscosso negli ultimi cinque anni (mancate entrate dovuti agli evasori per un totale di un milione di euro, ndc) e di come ciò avesse comportato un aumento delle tariffe (tra il 30 e il 50%) e un “tumulto” tra i cittadini.

“Per il 2018 ci si trova dinanzi ad una conferma delle tariffe che di nuovo andranno a gravare sui cittadini – ha evidenziato Rigano – e il nostro voto è contrario non per sfiducia nei confronti del Consiglio, ma solo quale conferma di quanto votato dalla minoranza sul piano finanziario 2017, dato che sono state confermate le stesse tariffe che continuano ad incidere negativamente sulla collettività. Ciò in attesa di vedere uno spiraglio migliorativo”. Nel 2018 la voce “costi comuni diversi” è scesa a 84mila euro, di cui 53mila spese per la ditta e il resto per il funzionamento della struttura: non vi sono spese per il personale, che non è più comunale ma della ditta e per il non riscosso sono stati previsti solo 9mila euro. La capogruppo di maggioranza Manuela Cordaro ha evidenziato come nei primi sei mesi del 2018 sia stata effettuata solo raccolta indifferenziata con un costo di 260mila euro per la discarica, che in futuro è destinato ad abbassarsi, sebbene oggi non sia possibile quantificare l’esatto risparmio e che il 2018 è un anno particolare in quanto ancora devono essere sostenute spese vecchie.


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