Giovedì 21 Novembre 2024
Affidate le opere finanziate dal Governo per fermare il dissesto idrogeologico


Furci, la frazione Artale sarà presto in sicurezza: appaltati i lavori di consolidamento

di Andrea Rifatto | 04/02/2024 | ATTUALITÀ

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Segnali preoccupanti sulle strade e nelle abitazioni

Appaltati in meno di un mese i lavori di consolidamento della frazione Artale di Furci Siculo, finanziati nel 2022 dal Governo nazionale con un milione di euro. È giunta infatti a conclusione la procedura negoziata tramite invito ad almeno cinque operatori del settore, alla quale hanno partecipato quattro ditte: una è stata successivamente esclusa per non aver inviato la documentazione integrativa richiesta e ad aggiudicarsi l’appalto è stata l’impresa “Peloritana Appalti Srl” di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha offerto un ribasso del 34,357% per l‘importo di 376mila 285 euro, oltre 52mila 409 euro per manodopera e 10mila 385 euro per oneri di sicurezza, per un totale di 439mila 079 euro. Il progetto esecutivo del primo stralcio, redatto dall’ingegnere Claudio Faranna, prevedeva una spesa di 636mila 024 euro per lavori e 363mila 975 euro per somme a disposizione. “Dalle parole ai fatti per la realizzazione di un'altra opera pubblica importante per la nostra comunità - afferma il sindaco Matteo Francilia - per garantire la messa in sicurezza del territorio contrastando il dissesto idrogeologico. Questo è solo l’inizio, continua l'impegno dell'Amministrazione comunale su tutto il territorio: stiamo infatti programmando ulteriori interventi sia nella frazione Artale che nel resto del paese”. 

I lavori ad Artale dureranno un anno, secondo quanto previsto dal cronoprogramma, e si interverrà con un consolidamento a valle delle abitazioni e la regimentazione delle acque con la loro immissione nel torrente San Filippo, in modo da evitare dissesti idrogeologici con scivolamento dei terreni: prevista la realizzazione di una paratia di micropali per una lunghezza di 45 metri (diametro 20 cm e altezza di 9 metri, di cui 3 fuori terra), che sarà rivestita con pietra naturale; la posa della condotta di smaltimento acque meteoriche, la posa di canaletta prefabbricata di drenaggio e raccolta acque superficiali, pozzetti prefabbricati modulari e infine il ripristino della viabilità stradale in conglomerato cementizio. Opere che fermeranno i dissesti nella zona interessata, innescati da un terreno con caratteristiche geomeccaniche scadenti, specie nei primi metri di profondità, che in condizioni sature tende a scivolare verso valle sotto l’effetto della forza di gravità, dalla presenza di una pendenza elevata, poiché la forza che permette il movimento della frana è quella di gravità, per cui tanto più è inclinata la superficie, tanto maggiore è l’instabilità, in quanto determina l’aumento della sollecitazione al taglio applicata al versante e da una circolazione delle acque superficiali che infiltrandosi nella coltre detritica permettono sia il rigonfiamento dei terreni che l’istaurarsi di pressioni neutre, favorendo la mobilità lungo il versante del terreno alterato e fratturato.


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