Sabato 23 Novembre 2024
Ordinanza del sindaco per mantenere il decoro dell'arenile. Prevista un'apposita area


Furci, la spiaggia Bandiera blu vietata ai cani: il Comune avvia i lavori per attrezzarla

di Andrea Rifatto | 03/06/2022 | ATTUALITÀ

1311 Lettori unici

I lavori di realizzazione delle rampe

Un gioiellino da proteggere ancora di più dopo l’ottenimento della Bandiera blu. A Furci Siculo si lavora per presentare al meglio la spiaggia a residenti e villeggianti e in quest’ottica il sindaco Matteo Francilia ha firmato un’ordinanza che contiene divieti e prescrizioni comportamentali per i proprietari e i conduttori di cani, finalizzata alla tutela dell’igiene e del decoro delle strade, della spiaggia e dei luoghi pubblici affinché non vengano disseminate in giro deiezioni canine e non vi sia il rischio di imbattersi in animali fuori controllo. La disposizione principale contenuta nel provvedimento riguarda il divieto di accesso sulla spiaggia per gli animali, scattato ieri e valido fino al 15 ottobre, ad eccezione delle aree in concessione a lidi e stabilimenti balneari che hanno spazi attrezzati. È consentito l’ingresso degli animali sull’arenile libero solo se utilizzati per funzioni di salvataggio, per l’ausilio delle persone diversamente abili o non vedenti e per il controllo del territorio. Chi violerà le disposizioni rischierà una sanzione da 25 a 500 euro. “Dispiace che per una piccola percentuale di persone che non rispettano le regole ci vadano di mezzo tutti gli altri - ha spiegato il primo cittadino - ma non possiamo permetterci di trovare deiezioni sulla nostra spiaggia, lunga appena 800 metri, che prevediamo sarà molto frequentata durante i mesi estivi, anche alla luce della Bandiera blu appena ottenuta. Facciamo tanti sacrifici per mantenere il decoro urbano e comunque per gli amici a quattro zampe verrà allestita un’apposita area nella zona sud dell’arenile e siamo in attesa delle autorizzazioni degli enti competenti”. L’ordinanza impone anche di condurre i cani nelle aree consentite con un guinzaglio lungo al massimo 1,5 metri, di portare con sè paletta e sacchetto e di rimuovere le deiezioni prodotte.

I lavori per rendere fruibile la spiaggia sono già iniziati. La giunta ha stanziato l’importo di 11mila 619 euro, di cui 9mila 333 euro per lavori soggetti a ribasso d’asta, 190 euro per oneri di sicurezza e 2mila 095 euro per somme a disposizione, e l’Ufficio tecnico ha affidato gli interventi alla ditta “Finocchio Santi” di Santa Teresa di Riva, per una spesa di 9mila 104 euro, per effettuare una serie di lavori sull’arenile libero, in modo da consentire ai numerosi bagnanti di usufruire di vari servizi. Previsto il ripristino degli scivoli e delle rampe d’accesso alla spiaggia, danneggiate dalle mareggiate dei mesi scorsi, il livellamento della superficie sabbiosa con un mezzo meccanico (lavori che dovrebbero essere realizzati con mezzi gommati e non cingolati), il posizionamento delle passerelle in prossimità degli scivoli, il montaggio delle isolette ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti e l’installazione delle docce solari con relativi allacci e pavimentazione. Lo stanziamento copre anche le operazioni di smontaggio da effettuare a fine stagione. Parallelamente proseguono i lavori di completamento del nuovo lungomare Carmelo Garufi, ormai alle battute finali, con il nuovo marciapiede che è stato ampliato nei tratti sud e nord, come quello centrale, per proteggere il lungomare grazie alla sagomatura inferiore tondeggiante verso l’incastro, che garantisce un maggiore contrasto alle ondate marine: gli ultimi ritocchi, dopo la posa delle palme che hanno rivoluzione il verde della litoranea, prevedono l’acquisto di 130 vasi rotondi da collocare sui pilastrini che reggono la ringhiera e di 142 piantine di fichi d’india, potunie, aloe e altre varietà per abbellire l‘affaccio sulla spiaggia, per una spesa totale di 1.600 euro oltre Iva.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.