Furci, lampade votive nei cimiteri: dopo due anni di flop il Comune ritenta con l'appalto
di Andrea Rifatto | 30/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/09/2020 | ATTUALITÀ
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Il cimitero di Furci
Dopo due anni di tentativi falliti e a pochi giorni dalle contestazioni mosse dalla minoranza, l’Amministrazione comunale di Furci prova ad affidare il servizio di illuminazione votiva provvisoria nel cimitero centro e in quello della frazione Artale in occasione della commemorazione dei Defunti. La Giunta ha infatti dato mandato all’Ufficio tecnico di individuare una ditta a cui appaltare la vendita delle lampadine temporanee, la cui accensione è prevista nel periodo dal 30 ottobre al 2 novembre, per cercare così di ripristinare una tradizione che manca ormai dal 2017. Rispetto allo scorso non sono cambiate le condizioni principali per affidare il servizio, se si esclude qualche modifica, ed è stata nuovamente stimata una vendita di 8.000 lampadine al prezzo di 1 euro ciascuna, con un incasso di 8mila euro. L’Ufficio tecnico ha confermato che gli introiti devono essere riscossi e gestiti dal personale della ditta affidataria, che dovrà poi versare al Comune, entro il 31 dicembre, almeno il 5% degli incassi, ossia 400 euro (lo scorso anno era stato previsto il 10%), percentuale posta come base dell’appalto che verrà affidato con il criterio del massimo rialzo. Il numero delle lampade vendute dovrà risultare da un registro o dalle ricevute emesse. Dunque dimezzando la quota base da versare all’Ente, l’Amministrazione spera che quest’anno possa farsi avanti una ditta interessata a gestire le lampadine per i Defunti con la possibilità di avere un ricavo. Un servizio, quello delle luci provvisorie, che rappresenta da almeno cinque anni una nota dolente a Furci, visto che tra 2015 e 2017, come dichiarato dall’attuale Amministrazione nel dicembre 2018, il Comune non incassò un euro e non si aveva chiarezza del numero effettivo di lampadine vendute. Quest’anno andrà diversamente?