Giovedì 21 Novembre 2024
Il contenzioso si trascina dal 2009, il Comune cambia difensore dopo il pensionamento


Furci, l'ex vicesindaco chiede 10 anni di indennità: si torna in aula con un nuovo legale

di Andrea Rifatto | 21/03/2024 | ATTUALITÀ

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Balletta è stato in carica dal 1998 al 2008

Si trascina ancora nelle aule di tribunale il caso delle indennità di carica reclamate da Mario Balletta, già amministratore comunale di Furci Siculo. L’ex assessore e vicesindaco chiede al Comune il pagamento di 71mila 679 euro per gli emolumenti spettanti per i ruoli ricoperti tra giugno 1998 e giugno 2008, oltre rivalutazione monetaria, interessi e spese, e attualmente il contenzioso è pendente per un decreto ingiuntivo del 2012 al quale il Comune si è opposto. Negli anni si sono susseguiti diversi rinvii e la prossima udienza per la prosecuzione del procedimento è fissata per il 25 marzo. A difendere l’Amministrazione è stato finora l’avvocato Pietro Briguglio dell’Avvocatura comunale, in pensione dall’1 febbraio, e dunque è stato necessario nominare un nuovo legale per la costituzione in giudizio in sostituzione dell’Avvocatura per proseguire l’opposizione al decreto ingiuntivo. L’Area Amministrativa ed Istituzionale, su input della giunta che ha approvato la proposta della vicesindaca Daniela Mercurio, ha affidato l’incarico all’avvocato Alessandra Crinò, impegnando la somma di 850 euro. Il primo ricorso per decreto ingiuntivo depositato da Balletta, assistito dall’avvocato Maria Loredana Casablanca, risale al 2009 e il Tribunale del Lavoro lo ha accolto ingiungendo al Comune il pagamento della somma: l’ente, all’epoca assistito dall’avvocato Pietro Santoro, si è opposto e nel 2011 l’opposizione è stata accolta con la revoca del decreto ingiuntivo. Subito dopo Balletta, difeso dall’avvocato Raffaele Tommasini, ne ha presentato un altro per la stessa cifra e nel 2012 il Tribunale civile ha ingiunto al Comune di pagare l’importo di 71mila 679 euro oltre interessi e spese. È seguita una nuova opposizione e nel 2015 l’avvocato Santoro ha rinunciato all’incarico ed è subentrato l’avvocato Pietro Briguglio per opporsi alle richieste della controparte e nel giugno 2019 ha presentato le sue note conclusionali. Lunedì prossimo si tornerà in aula.


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