Giovedì 21 Novembre 2024
Polizia metropolitana e Arpa cercano di capire la provenienza di liquidi maleodoranti


Furci, odori nauseabondi e proteste dei cittadini a Calcare: blitz al Centro rifiuti

di Andrea Rifatto | 28/08/2020 | ATTUALITÀ

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Il canale di scolo dove fuoriesce il liquido maleodorante

Situazione insostenibile nella frazione furcese di Calcare a causa di odori nauseabondi che invadono la zona. Le proteste dei residenti si sono levate fortissime soprattutto negli ultimi giorni e sono arrivate immediatamente all’Amministrazione comunale, alla quale è stata segnalata l’impossibilità di continuare a convivere con un puzzo tremendo che si diffonde fin dentro le abitazioni. “Non ci si può neanche affacciare al balcone per via dell’odore nauseante, una puzza indescrivibile che provoca anche sintomi di vomito - dicono i cittadini di Calcare - urgono urgentemente provvedimenti, con tutto questo caldo ci siamo dovuti tappare in casa e così non si può andare avanti”. A monte della frazione, in contrada Santa Marina, insiste anche il Centro di raccolta rifiuti dell’Ato Me4, che secondo diversi furcesi potrebbe essere la causa del problema. Il sindaco Matteo Francilia, sommerso di segnalazioni, martedì mattina ha deciso di provare a capirne di più e si è recato sul posto insieme alla Polizia municipale. Gli odori nauseabondi, come abbiamo constatato anche noi mattina, provengono da un canale di scolo situato pochi metri prima dell’ingresso del Centro rifiuti, dove arrivano due o tre tubi seminascosti dalle erbacce che scaricano liquidi maleodoranti di colore scuro, la cui provenienza non è al momento nota: “Abbiamo notato questi liquidi anomali e avvisato la Polizia metropolitana - spiega Francilia - si tratta di questioni ambientali sulle quali non abbiamo competenze, attendiamo gli sviluppi e ci auguriamo che il problema venga risolto al più presto”. Martedì stesso gli agenti della Polizia metropolitana, ai comandi del colonnello Antonino Triolo, hanno effettuato un blitz all’interno della struttura dell’Ato Me4 e sono poi tornati nel pomeriggio insieme ai tecnici dell’Arpa di Messina: nel corso del sopralluogo, prolungatosi fino a sera, sono emerse anomalie sul funzionamento del depuratore interno, che aveva subito un guasto, e al termine dei controlli sono state formulate delle prescrizioni alla gestione commissariale Ato Me4.

Già mercoledì mattina la società in liquidazione si è attivata per adempiere a quanto ordinato e sul posto era presente anche il commissario dell’Ato, Nicola Russo, che ha seguito le operazioni di verifica e svuotamento di alcune vasche di prima pioggia destinate all’accumulo temporaneo delle acque. Al momento, comunque, non vi è nessun collegamento tra quanto riscontrato dalle autorità all’interno del Centro rifiuti e gli sversamenti di liquidi maleodoranti nel canale limitrofo: la Polizia metropolitana sta quindi proseguendo le indagini per accertare la natura di questi scarichi maleodoranti che assillano la frazione Calcare e si diffondono spesso anche fino alla borgata Giardino nel comune di Santa Teresa. Nessun’altra anomalia sarebbe quindi avvenuta nella struttura dell’Ato Me4 e il commissario smentisce alcune voci che parlavano di liquidi di scarico provenienti dal lavaggio degli autocompattatori per la raccolta di rifiuti, operazione che però non avviene a Furci.


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