Furci Siculo, persi 73mila euro del Servizio civile: “L’Amministrazione spieghi il perché”
di Redazione | 23/06/2016 | ATTUALITÀ
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L’esclusione del Comune di Furci Siculo dai finanziamenti per i progetti di Servizio civile non è passata inosservata al gruppo consiliare di minoranza. Nei giorni scorsi, infatti, i consiglieri Francesco Rigano, Francesco Moschella, Pietro Trimarchi, Chiara Cocuccio e Sarah Vita hanno presentato una mozione indirizzata al sindaco Sebastiano Foti e al presidente del Consiglio comunale Gianluca Di Bella chiedendo come sia stato possibile che i tre progetti presentati dall’ente furcese, che avrebbero consentito una volta approvati di dare un’opportunità di lavoro per un anno a 14 giovani tra i 18 e i 28 anni, disoccupati, inoccupati e non inseriti in un percorso di istruzione e formazione, con un assegno mensile di 433,80 euro, siano stati dichiarati inammissibili dalla Regione. “Siamo venuti a conoscenza dell’esclusione del nostro Comune dai finanziamenti dei progetti di Servizio civile nazionale tramite mezzo stampa – esordiscono i componenti della minoranza – e la notizia ha suscitato non pochi malumori tra i nostri concittadini; visto che si ritiene inammissibile la perdita di un finanziamento così importante, specialmente perché ricade direttamente sui cittadini, che è stata negata la possibilità a 14 giovani di rendersi utili anche solo per un anno e per un rimborso di 433 euro mensili, che il paese ha perso la possibilità di avvalersi di 14 giovani volenterosi che potessero aiutare in vari settori la comunità e che i nostri cittadini non possono essere privati di benefici a causa di inesattezze tecniche – proponiamo al sindaco e alla sua Amministrazione – scrivono Rigano, Moschella, Trimarchi, Cocuccio e Vita – di far redigere al capoarea competente debita relazione dalla quale si evincano le motivazioni della perdita del suddetto finanziamento e di voler relazionare al Consiglio comunale circa l’iter istruttorio della suddetta richiesta di finanziamento motivando il perché dell’esclusione”. Secondo quanto reso noto dal Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, i tre progetti presentati dal Comune di Furci Siculo sono stati dichiarati inammissibili in quanto la documentazione inviata non era firmata digitalmente.