Furci, riaperta la gara per i lavori a cavea e villa comunale: appalto ad un'altra impresa
di Andrea Rifatto | 02/03/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/03/2021 | ATTUALITÀ
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La cavea e la villa Furci Verde
C’è un nuovo aggiudicatario dei lavori di riqualificazione e recupero della villa comunale e dell’annessa cavea di Furci Siculo, finanziati con 750mila euro concessi nel 2017 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul Bando Periferie. Le opere erano state affidate all’impresa “I.co.e.s. & C. di Pappalardo Onofrio” di Bagheria, con un ribasso del 18,552% per un’offerta di 487mila 404 euro oltre Iva, rispetto alla base d’asta di 580mila 411 euro, ma nei giorni scorsi la centrale unica di committenza “Tirreno Ecosviluppo 2000” ha riaperto la gara e individuato una nuova ditta. A far tornare sui propri passi la commissione giudicatrice è stata la sentenza della Corte costituzionale numero 16 depositata l’11 febbraio, che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 4 della Legge regionale 13/2019 sulle modalità di aggiudicazione degli appalti in Sicilia, e la successiva richiesta giunta dal Comune in seguito al ricorso presentato dall’impresa "Zappietro Paolo Antonio” di Gela. La commissione ha quindi ricalcolato la soglia di anomalia secondo la normativa nazionale e ha annullato la proposta di aggiudicazione del 13 gennaio affidando l’appalto all’impresa “Zappietro Paolo Antonio” con un ribasso del 22,573% e un’offerta di 449mila 395 euro, oltre oneri di sicurezza per 14mila 670 euro, per un totale di 464mila 065 euro. Adesso toccherà al Comune, con il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’architetto Claudio Crisafulli nella qualità di responsabile unico del procedimento, firmare l’aggiudicazione definitiva e poi potranno partire i lavori, che dureranno sei mesi. Il progetto prevede interventi radicali sulla villa “Furci Verde” e sulla cavea allo scopo di riportarle all’antico splendore ed avere un polmone verde e uno spazio per spettacoli unico in tutta la zona jonica.