Furci Siculo. Comune commissariato sul Piano spiagge
di Andrea Rifatto | 31/08/2015 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/08/2015 | ATTUALITÀ
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La spiaggia di Furci Siculo
Arriva anche Furci Siculo, così come avvenuto a Scaletta Zanclea, il commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana per provvedere in via sostitutiva alla redazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm). L’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, ha infatti indicato nelle scorse settimane l’ing. Francesco Bonasera, dirigente dell’Ufficio del Demanio marittimo di Messina, come commissario dell’ente furcese, che risulta ancora inadempiente in merito all’approvazione del Pudm, strumento che in base alla Legge regionale 15/2005 individua e regola le attività e le opere che possono essere esercitate e autorizzate sul litorale marino e ne disciplina gli usi sia per finalità pubbliche che per iniziative private (stabilimenti balneari, etc.).
Il Comune di Furci Siculo era stato diffidato con una nota inviata dall’assessorato il 20 aprile scorso a provvedere alla presentazione del Pudm entro il termine di 20 giorni ed era stato informato che in caso di mancato riscontro sarebbe stata avviata la procedura di commissariamento. Ciò si è puntualmente verificato e così l’ing. Buonasera è stato nominato commissario ad acta per un periodo di tre mesi affinché provveda alla redazione e all’invio della proposta di Piano alla Regione. Il funzionario regionale ha già preso contatti con l’Ufficio tecnico comunale, impartendo le direttive per avviare le procedure per la redazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo secondo le linee guida e gli allegati previsti dal decreto 4/7/2011 dell’assessorato Territorio e Ambiente, in modo da avere uno schema dello stato di fatto delle aree marittime. Successivamente invierà l’incartamento all’assessorato regionale per l’esame finale.
I comuni siciliani avevano l’obbligo di presentare una proposta di Piano entro 180 giorni dall’emanazione di un apposito decreto assessoriale siglato il 4 luglio 2011. Il Comune di Furci aveva già una bozza di Pudm, elaborata nel 2010 ed approvata il 7 giugno dello stesso anno dal commissario straordinario che sostituiva il Consiglio comunale. Gli elaborati, però, non erano mai stati inoltrati a Palermo dopo la pubblicazione delle nuove linee guida del 2011 si sono rivelati non più corrispondenti alla situazione attuale dell’arenile furcese e incoerenti con le prescrizioni di legge.