Furci, sipario sul caso del Centro handicap: il Comune restituisce il finanziamento
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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La struttura è pronta e ospita al momento la Guardia medica
Cala definitivamente il sipario sulla vicenda della revoca del finanziamento per la realizzazione del Centro handicap di Furci Siculo. A quasi cinque anni di distanza dal decreto dell’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro che ha imposto al Comune la restituzione del contributo già erogato, pari a pari a 160mila 962 euro, la giunta comunale del sindaco Matteo Francilia ha iniziato ad ottemperare al provvedimento, dopo aver ottenuto una rateizzazione da chiudere entro l’anno. Così l’esecutivo ha approvato una delibera stabilendo la restituzione del finanziamento in quattro tranche da versare entro il 28 febbraio, 30 aprile, 30 giugno e 31 dicembre 2025, assegnando la somma al responsabile dell’Area Tecnica che ha già effettuato il pagamento della prima rata, pari a 20mila euro. Nel luglio 2020 la Regione ha revocato il finanziamento da 250mila euro, concesso nel 2012 per la realizzazione del Centro handicap, e ha chiesto la restituzione della prima anticipazione liquidata nel 2014, pari a 160mila 962 euro, mentre i restanti 85mila 914 euro sono stati disimpegnati dal bilancio della Regione. Il motivo? La struttura di via Antonio Spinelli non è stata aperta e resa funzionante entro il 31 gennaio 2017, come previsto dalle norme in materia di spesa comunitaria, visto che l’intervento di realizzazione e adeguamento strutture per servizi di attività sociali e socio-assistenziali in coerenza con la normativa 328/2000 è stato finanziato con fondi Po Fesr Sicilia 2007/2013, in seguito a un progetto presentato tramite il Pist 17. Un’operazione da 305mila 556 euro, di cui 250mila della Regione e 55mila 556 euro di cofinanziamento suddiviso per 27mila 778 euro ciascuno tra il Comune e la “Comunità e Servizio società cooperativa sociale”, partner privato con cui è stata siglata una convenzione per la gestione del Centro handicap e che oggi detiene l’immobile dove far partire il progetto previsto. I lavori, per una spesa di 177mila euro, sono stati conclusi a metà 2014 ed è stato disposto anche l’acquisto di arredi per 20mila euro: a fine 2016 e poi nel 2017 l’Amministrazione allora guidata dal sindaco Sebastiano Foti ha approvato il quadro economico finale, senza però inviarlo all’Assessorato, chiedendo per due volte la proroga del completamento delle operazioni. La Regione ha svolto una prima visita sui luoghi del 9 ottobre 2017, attestando che la struttura “pur essendo completa di trova in stato di incuria”, e una seconda il 30 maggio 2019, rilevando che “la struttura è funzionale ma, in atto, non risulta in uso”. Ad ottobre 2017 e poi a giugno 2019 è stato quindi comunicato al Comune l’avvio del procedimento di revoca del finanziamento, al quale l’attuale Amministrazione ha replicando spiegando che la consegna alla “Comunità e Servizio” non era avvenuta a causa di atti vandalici e ritardi burocratici, allegando la convenzione per la gestione nel frattempo stipulata. Ma per l’Assessorato “l’operazione non è stata funzionante né posta in uso dai destinatari entro il 31 gennaio 2017” e le giustificazioni del Comune “non sono accettabili visto che l’attuazione dell’attività connessa al progetto doveva essere predisposta in tempi debiti”. Così addio ai fondi.