Giovedì 21 Novembre 2024
Il sindaco risponde all'interrogazione della minoranza e illustra il dialogo con il Cas


Furci, spiragli dopo sette anni per la strada sotto l'A18: "Ecco quando potrebbe riaprire"

di Andrea Rifatto | 27/07/2023 | ATTUALITÀ

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Il collegamento è sbarrato dal 2017

Ci sono buone possibilità che riapra, seppur per un periodo limitato, la strada che attraversa la zona di Furci Siculo sotto i viadotti dell’A18, chiusa dal 2017 dopo l’intervento del Consorzio per le autostrade siciliane. È quanto emerso in Consiglio comunale, dove il sindaco Matteo Francilia ha risposto all’interrogazione presentata dalla minoranza sulla via di collegamento tra la via Cesare Battisti e la strada Furci-Grotte-Calcare. “Non potremmo chiamarla strada visto che è una striscia di terreno di competenza del Cas - ha esordito il primo cittadino - anche se in quell’area vi sono accessi ad abitazioni e attività produttive ed è un’importante via di fuga per il quartiere, considerato la via Cesare Battisti è interrotta da un piccolo ponte ferroviario dove non passano i mezzi di soccorso”. Francilia ha ripercorso le interlocuzioni degli ultimi cinque anni tra Comune e Consorzio autostradale, ricordando che la chiusura avvenne dopo la caduta di calcinacci ma che successivamente furono effettuati i lavori di messa in sicurezza. “In questi anni l’area è diventata una zona in degrado e abbandono con microdiscariche - ha evidenziato il sindaco - abbiamo chiesto più volte la pulizia e la successiva apertura come via di fuga, anche per la presenza delle scuole nelle vicinanze, e nell’ultima nota del 21 giugno scorso ho fatto presente che sul cavalcavia dell’A18 che collega le due parti di Furci Siculo, dove sono in corso lavori di messa in sicurezza, non può essere interdetto totalmente il traffico se prima non viene aperta la strada sotto i viadotti, perchè altrimenti il paese rimarrebbe bloccato con tutta la circolazione deviata sulla via Cesare Battisti e i mezzi di soccorso non potrebbero raggiungere la zona a monte".

Secondo il primo cittadino pare che il Cas abbia compreso la situazione e in concomitanza con la chiusura del cavalcavia dovrebbe essere riaperta temporaneamente la strada, “altrimenti non glielo faremo chiudere - ha evidenziato - perchè sarò io a dover firmare l’ordinanza”. Per il capogruppo di minoranza Francesco Rigano “quella di fatto è una strada e qualora non lo fosse è stata l’Amministrazione ad essere finora inadempiente a non trovare i finanziamenti per realizzare una via di fuga, prevista nel Piano regolatore, ed evitare che la via Cesare Battisti sia un imbuto”. La soluzione potrebbe essere individuata realizzando il collegamento viario nella striscia di sei metri accanto ai piloni, fascia di rispetto che il Cas potrebbe cedere al Comune. In ogni caso dovranno essere rimosse recinzioni e chiusure abusive realizzate nel corso dei decenni attorno ai piloni dei viadotti e successivamente il Comune è disponibile a farsi carico della manutenzione della strada.


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