Furci, stimati i danni provocati dalla mareggiata: il Comune chiede un aiuto alla Regione
di Andrea Rifatto | 27/02/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/02/2023 | ATTUALITÀ
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Una delle rampe danneggiate dai marosi
Prima conta dei danni anche a Furci Siculo dopo la forte mareggiata che ha colpito il litorale jonico tra il 9 e 10 febbraio. L’Amministrazione comunale ha quantificato in 55mila euro le spese necessarie a coprire i costi degli interventi di ripristino delle infrastrutture del lungomare, sul quale per oltre 48 ore si sono abbattuti i marosi, e ha inviato alla Presidenza della Regione, al Dipartimento regionale di Protezione civile e all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità e di concessione di un aiuto economico per poter fronteggiare le spese, non sostenibili con fondi del bilancio comunale. Già il 15 febbraio la giunta regionale ha chiesto lo stato di emergenza di rilievo nazionale, per la durata di un anno, per i gravi danni provocati dagli eventi meteo avversi che hanno interessato 27 comuni messinesi, tra i quali anche Furci Siculo, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Letojanni, Taormina, Giardini Naxos, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Fiumedinisi, Itala, Scaletta Zanclea, Santa Domenica Vittoria e Roccella Valdemone. Nella cittadina furcese le forti ondate hanno causato danni ingenti e l’intransitabilità del lungomare, chiuso al traffico veicolare e pedonale deviato sulla via IV Novembre, per l’elevato accumulo di sabbia e detriti sulla carreggiata, nelle vie di accesso, nelle grate e nelle bocche di lupo per la raccolta delle acque piovane; danni anche ai marciapiedi con mattonelle divelte, sulle rampe di accesso alla spiaggia, alla segnaletica orizzontale, alle aiuole, all’impianto di pubblica illuminazione e probabilmente anche ai sottoservizi urbani. Il Comune ha ripulito subito il lungomare e in questi giorni sono in fase di completamento i lavori di sistemazione delle scivole sull’arenile.