Sabato 01 Marzo 2025
Il decreto non ne consente l'uso in alcuni casi: il Comune ritiene di essere in regola


Furci, sul lungomare torna l'autovelox: la Polizia locale spiega perché ma restano i dubbi

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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La postazione mobile presidiata

Torna l’autovelox sul lungomare di Furci Siculo, strumento di controllo della velocità il cui utilizzo era stato sospeso da diverso tempo. Negli ultimi giorni gli automobilisti hanno notato la postazione mobile nella zona nord della litoranea, presidiata dalla Polizia locale, e diversi si sono chiesti come sia possibile che lo strumento venga impiegato sul lungomare di Furci Siculo, dove vige il limite massimo di velocità di 40 km/h. Il nuovo decreto, promosso lo scorso anno dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, concepito per contrastare l’uso indiscriminato degli autovelox spesso visti come strumenti per fare cassa, consente infatti di collocare la postazione mobile sulle strade urbane e locali solo se il limite massimo di velocità consentita è pari a 50 km/h. Tra queste, dunque, non rientra il caso furcese. Abbiamo chiesto chiarimenti al comandante della Polizia locale, Salvatore Campagna, che ci ha spiegato come il lungomare di Furci Siculo viene ritenuto strada urbana di scorrimento, dove secondo il decreto ministeriale “la postazione mobile può essere collocata anche in tratti con limite di velocità inferiore a quello massimo generalizzato […] solo quando sussistono […] condizioni di significativa incidentalità stradale che giustificano l’imposizione di limiti di velocità inferiori”. 

Da qui il servizio di controllo con autovelox, ritenuto dal Comune pienamente legittimo ai fini della sicurezza degli utenti. La classificazione come strada urbana di scorrimento consente inoltre di non procedere alla contestazione immediata delle violazioni. I dubbi però rimangono, in quanto il lungomare furcese appare più una strada locale o urbana e non di scorrimento così come classificata dal Codice della Strada, che la definisce “strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate”. La strada urbana di quartiere è invece una “strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata”.


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