Gal Taormina-Peloritani, Antonino Bonfiglio nuovo presidente. Si torna a Fiumedinisi
di Andrea Rifatto | 17/12/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/12/2024 | ATTUALITÀ
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Il nei presidente con amministratori pubblici e privati
Alcune novità, a partire dal vertice, ma con un chiaro ritorno alle origini. Il Gruppo di Azione Locale Taormina-Peloritani segna una tappa decisiva della sua storia iniziata nel 2006 per delineare le strategie future dell’organizzazione e ribadire il suo ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile del comprensorio. Al Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva si è tenuta l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci (in totale oltre 100 tra enti pubblici, circa 40 comuni tra Jonica e Tirrenica compreso Messina, e realtà private), convocata dal vicepresidente Bruno Miliadò, sindaco di Forza d’Agrò, dopo le dimissioni del presidente Domenico Ravidà, in carica dal 2022, che ha lasciato con un anno di anticipo. All’ordine del giorno la nomina, fino alla scadenza dell’attuale Consiglio di amministrazione, di un amministratore designato dai soci privati e al vertice del Gal è stato eletto per acclamazione l’imprenditore messinese Antonino Bonfiglio, presidente indicato dalle imprese dopo tre designati dalla politica (Mario Puglisi, Giuseppe Lombardo e Domenico Ravidà). Trentaquattro anni, laureato in Governo e Politiche-indirizzo Politiche Pubbliche alla Luiss Guido Carli di Roma, Bonfiglio è impiegato bancario alla Banca di Credito cooperativo di Pachino e ha maturato una lunga esperienza nel settore dello sviluppo strategico territoriale e nel settore vitivinicolo e dell’enogastronomia; conduttore di un’impresa agricola dove si occupa di commercializzazione e marketing per il settore agroalimentare e vitivinicolo, fa parte del Consorzio di Tutela della Doc Faro, dove ricopre l’incarico di tesoriere e adesso sarà impegnato a guidare il Gal verso nuove sfide e opportunità: «Sono profondamente onorato di essere stato scelto per guidare il Gal in questa nuova fase - ha commentato - intendo lavorare con il supporto di tutti i soci per rafforzare il ruolo del Gal come motore di sviluppo locale, promuovendo progetti innovativi e sostenibili che valorizzino le tradizioni e le risorse della nostra comunità. Insieme possiamo trasformare questa visione in realtà, rendendo il Gal un modello di eccellenza per tutta la Sicilia». L’assemblea straordinaria, alla presenza del notaio Sebastiano Micali, ha aumentato il capitale sociale da 21 a 24mila euro circa, modificato alcuni articoli dello Statuto con la ridefinizione delle quote sociali tra partner pubblici e privati (i privati possono detenere adesso fino al 51% del capitale sociale, quelli pubblici fino al 49%) con l’obiettivo di costruire una governance più equilibrata e inclusiva, capace di sostenere le sfide e le opportunità della prossima programmazione e cambiato la sede sociale, che torna a Fiumedinisi, luogo che rappresenta le origini del Gal e che torna ad essere il fulcro delle sue attività. Un ruolo centrale che ricoprirà con le azioni da portare avanti nella strategia territoriale per il biennio 2025/2027. Tra gli intervenuti Cateno De Luca, “padre” del Gruppo di Azione Locale: “Conosco bene la storia, le origini e il contesto in cui è nato - ha ricordato il sindaco di Taormina - in una fase delicata fu necessario trasferire la sede a Santa Teresa di Riva, ora però chiedo a tutti che il Gal torni alle sue radici: la nuova sede sarà nella Scuola degli Antichi Mestieri e delle Tradizioni popolari di Fiumedinisi, un immobile che finalmente, dopo varie vicissitudini, è stato completato. Questo trasferimento non è solo simbolico, ma rappresenta un’idea chiara e concreta, un ritorno alla genesi del Gal. La progettualità che abbiamo elaborato per questa nuova fase si concentrerà su un’idea innovativa e identitaria e il centro operativo del Gal sarà appunto la Scuola degli Antichi Mestieri, che fungerà da punto di riferimento per l’intero comprensorio, promuovendo tradizioni e cultura in un'ottica diffusa». «L’obiettivo, che spero di raggiungere, è quello di creare un istituto regionale che preservi e valorizzi le nostre tradizioni - ha annunciato De Luca - abbiamo già avviato tutti i percorsi strategici per concretizzare questa visione. Il trasferimento della sede legale è solo il primo passo; la sede operativa seguirà appena i locali saranno completamente arredati. Desidero ringraziare il Sindaco di Santa Teresa di Riva, che in un momento cruciale ha dato al Gal la possibilità di proseguire le sue attività, rivolgo anche un ringraziamento a Domenico Ravidà, che lo ha guidato in una fase complessa e agli uffici che hanno lavorato con grande impegno, dal Franco Romeo a Beatrice Briguglio, fino a tutto lo staff, senza dimenticare nessuno. Sono orgoglioso del fatto che il nostro Gal sia un modello operativo per tutta la Sicilia - ha concluso il sindaco di Taormina - lo dimostra il riconoscimento ricevuto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, che ha definito il nostro Gruppo di azione locale tra i migliori, grazie a una capacità di spesa coerente con la programmazione e a idee innovative che sono state condivise con gli altri Gal della regione. Questa nuova fase segna un punto di svolta, con l’obiettivo di creare un’innovazione che nasca dall’identità e dalle origini. Quando si vuole essere originali, basta tornare alle origini. Questo sarà il nostro punto di forza”.