Galleria ferroviaria Taormina-Letojanni, tre sindaci dicono no e chiedono altre opere
di Andrea Rifatto | 04/04/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/04/2025 | ATTUALITÀ
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La galleria di interconnessione (in blu) attraverserà A18 e Ss 114
Si schierano anche i sindaci di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni contro l’interconnessione tra la nuova linea del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo e il tracciato storico, previsto a Letojanni con una galleria da costruire non appena superata la stazione sotterranea di Taormina. Cateno De Luca, Giorgio Stracuzzi e Alessandro Costa hanno infatti richiesto formalmente la convocazione di un tavolo tecnico operativo per valutare la proposta di eliminazione dell’interconnessione con la stazione di Letojanni, come chiesto a gran voce da settimane dall’associazione “Patrimonio Sicilia” che ha lanciato l’allarme sulla devastazione della frazione taorminese di Mazzeo e costituito il comitato “Giù le mani da Mazzeo”. L’interconnessione prevede il mantenimento della stazione di Letojanni e della tratta Taormina-Giardini-Alcantara-Randazzo, ma per realizzarlo sono necessari pesanti interventi sull’area turistica di Mazzeo-Spisone, come la deviazione provvisoria dell’autostrada A18 (carreggiata direzione Messina) e lo stravolgimento definitivo della Strada statale 114, da traslare verso valle, con effetti che le tre amministrazioni giudicano gravi sulla viabilità, sull’ambiente e sull’economia locale, oltre a costi stimabili in decine di milioni di euro. «L’area coinvolta risulta strategica per la mobilità e l’accoglienza turistica nel periodo aprile-ottobre - evidenziano De Luca, Stracuzzi e Costa - e le attività previste in quel periodo rischiano di compromettere l’intero sistema turistico del comprensorio. Nel progetto originario è inoltre prevista la dismissione della tratta ferroviaria esistente tra le stazioni di Fiumefreddo e Alcantara, una scelta che comporterebbe ulteriori costi rilevanti». La proposta dei sindaci mira invece a introdurre una serie di variazioni che consentano, con una sensibile riduzione dei costi, di mantenere le funzioni di collegamento tra la nuova infrastruttura del raddoppio e la linea esistente Alcantara-Randazzo, attraverso il mantenimento della tratta Fiumefreddo-Alcantara (con nodo ferroviario Alcantara come punto di interconnessione verso Randazzo), l’eliminazione dell’interconnessione con la stazione di Fiumefreddo e la possibilità di riutilizzare la tratta ferroviaria esistente da Alcantara a Letojanni per finalità alternative, non ferroviarie, già in fase di confronto tra i sindaci e la Regione. Nel documento si fa riferimento anche all’importo di 30,7 milioni di euro accantonato per prescrizioni e opere compensative, che potrebbe essere destinato – tramite tavolo tecnico con Regione, Rfi, enti territoriali e Soprintendenze – a interventi strategici di pubblica utilità. Tra le ipotesi la realizzazione di una greenway tra Taormina e Letojanni e infrastrutture di decongestionamento viario per l’area di Giardini Naxos. “I nostri territori – concludono i sindaci – hanno il diritto di essere coinvolti nelle scelte progettuali che avranno impatti profondi sul tessuto economico e sociale. Chiediamo un confronto tecnico immediato per valutare soluzioni più sostenibili e funzionali».