Gestione del depuratore, Roccalumera riporta in Tribunale Furci Siculo e Pagliara
di Andrea Rifatto | 09/09/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/09/2024 | ATTUALITÀ
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Il depuratore è utilizzato dai tre comuni
Nuovo scontro legale tra i Comuni di Roccalumera, Furci Siculo e Pagliara sulla gestione del depuratore fognario, gestito dall’ente roccalumerese in qualità di capofila dal quale partono poi periodicamente le richieste di rimborso delle quote di pertinenza. Lo scorso 17 giugno il Comune ha inviato le richieste di pagamento del saldo degli anni 2022 e 2023 e dell’acconto 2024, per un totale di 323mila 860 euro dovuto da Furci Siculo e 97mila 916 euro da Pagliara, ma solo il municipio furcese ha effettuato un pagamento di 50mila euro. Così la giunta roccalumerese, guidata dal sindaco Giuseppe Lombardo, ha deciso di promuovere l’azione legale per il recupero dei crediti e il Comune ha affidato due incarichi all’avvocato Giuseppe Marisca per una spesa di 3mila 261 euro (Furci Siculo) e 1.747 euro (Pagliara). Il legale ha depositato i due ricorsi per decreto ingiuntivo chiedendo al Tribunale di Messina di ingiungere con decreto provvisoriamente esecutivo al Comune di Furci Siculo di pagare al Comune di Roccalumera la somma di 273mila 860 euro, di cui 144mila 339 euro per l’anno 2022 (sulla quale somma l’ente in forza della precedente ingiunzione di pagamento del 2023 ha corrisposto un acconto di 56mila 686 euro ed a seguito del sollecito di pagamento del 17 giugno scorso un ulteriore acconto di 50mila euro), 157mila 472 euro per l’anno 2023 e 78mila 736 euro come acconto per i primi sei mesi del 2024, mentre il ricorso contro il Comune di Pagliara ammonta a 97mila 916 euro, di cui 48mila 307 euro per l’anno 2022 (somma sulla quale il Comune di Pagliara ha pagato un acconto di 20mila 473 euro dopo il decreto ingiuntivo del 2023), 46mila 721 euro per l’anno 2023 e 23mila 360 euro per acconto dei sei mesi del 2024. «Considerato il dichiarato dissesto economico dell’Ente - ha fatto presente l’Amministrazione comunale di Roccalumera - non è sostenibile una anticipazione di cassa che espone il Comune ad un aggravio di spesa per la corresponsione degli interessi alla tesoreria comunale”: da qui la decisione di attivare tutte le azioni a tutela del Comune e finalizzate al recupero dei crediti. I ritardi da parte dei due Comuni consorziati si susseguono da diversi anni nonostante la convenzione preveda l’obbligo di rimborsare al comune di Roccalumera la loro quota-parte di spesa annuale, risultante dal riparto consuntivo approvato dal responsabile dell’Area Economico Finanziaria, e di versare in corso d’anno, semestralmente ed in via anticipata, un acconto pari a sei dodicesimi della quota spesa a loro carico risultante dal riparto precedente, oltre alla quota di spese generali per adempimenti tecnici, amministrativi e contabili.