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Gianluca Trimarchi è fuori pericolo: ha lasciato la Terapia intensiva
di Andrea Rifatto | 04/10/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/10/2019 | ATTUALITÀ
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Gianluca Trimarchi
Lottava da 70 giorni come un leone, adesso ha superato il primo ostacolo. Gianluca Trimarchi è fuori pericolo. Il 27enne di Roccalumera è stato dimesso dal reparto di Terapia intensiva del Policlinico di Messina, dove era ricoverato in prognosi riservata dal 23 luglio in seguito all’aggressione subita in piazza Antonio Stracuzzi a S. Teresa, ed è stato trasferito all'Irccs Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo” della città dello Stretto. La buona notizia è arrivata ieri e si è diffusa rapidamente tra parenti e amici di “Pagliuca”, come viene soprannominato per il ruolo di portiere che ricopre nella Polisportiva S. Alessio in Prima Categoria. In tanti hanno tirato un sospiro di sollievo per l’importante obiettivo raggiunto dopo oltre due mesi di calvario e sperano adesso che possa cominciare il percorso verso un graduale miglioramento delle condizioni di salute, che sarà comunque lento e difficile. Il giovane, dopo il pugno sferratogli al volto dal messinese Francesco Saporito, ha riportato un trauma cranico con frattura della base cranica e falda ematica extrassiale, frattura delle ossa nasali e della mascella e l’impatto al suolo è stato così violento da provocargli lesioni alla zona occipitale e un’emorragia cerebrale. Durante il ricovero al Policlinico a Gianluca Trimarchi sono state diagnosticate gravi lesioni, soprattutto sul lato sinistro del corpo, in parte bloccato, e ha avuto anche seri problemi respiratori. Adesso i medici del Centro Neurolesi dovranno verificare se il 27enne abbia subito danni irreversibili, soprattutto a livello cerebrale, per poi avviare un percorso di riabilitazione post-intensiva. A lottare insieme a Gianluca ci sono i familiari, che non lo mollano un attimo e sperano ogni giornoin un passo avanti. Per l'aggressore il Gip ha fissato per il 12 novembre l'udienza per la celebrazione del rito abbreviato: dovrà rispondere di lesioni gravissime o tentato omicidio.