Giardini, appaltati i lavori per il torrente San Giovanni: addio all'incubo esondazioni
di Redazione | 22/04/2020 | ATTUALITÀ
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Lo scatolare esistente
Sono stati appaltati dopo una lunga attesa i lavori di sistemazione idraulica del torrente San Giovanni di Giardini Naxos. Un altro importante risultato raggiunto dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Nello Musumeci. L’Ufficio diretto da Maurizio Croce ha infatti portato al traguardo la gara, aggiudicata all’impresa Consolidamenti Speciali Srl di Acireale, che ha offerto un ribasso del 25,7549% sull’importo a base d’asta di 2 milioni 395mila 738 euro, ottenendo così l’affidamento par 1 milione 746mila 013 euro, oltre 44mila 050 euro per costi di sicurezza. Si risolverà così una situazione annosa e molto pericolosa: l’ultima esondazione del 2015 causò infatti danni ingenti a negozi e abitazioni private, con gran parte del centro storico della cittadina sommerso dall’acqua e dal fango. Le opere sono state finanziate con 3,2 milioni di euro provenienti dal Patto per il Sud (1,2 milioni) e dalla Protezione civile nazionale (2 milioni) e il progetto esecutivo prevede una spesa di 2 milioni 395mila euro per lavori e 840mila euro per somme a disposizione. I lavori, una volta avviati, dureranno 365 giorni. La progettazione esecutiva è stata curata dall’ing. Francesco Crinò, mentre responsabile unico del procedimento è l'ing. Giovanni Lentini della Città metropolitana di Messina. Un intervento quanto mai indispensabile per evitare l’esondazione del corso d’acqua, che da anni fa stare in apprensione i cittadini di Giardini visto che in caso di forti piogge è un continuo stato d'allerta, anche perché la morfologia dell'alveo, con una quota di fondo che da monte verso mare passa da 2,41 a quasi 3 metri per poi ridiscendere, crea gli intasamenti responsabili delle tracimazioni.
Il progetto prevede l’adeguamento della sezione idraulica del torrente con l'abbassamento del letto di scorrimento e lo spostamento di tutti quegli elementi infrastrutturali che ne hanno ulteriormente ristretto e modificato la sezione. In dettaglio si interverrà con la demolizione dell’impalcato esistente e dello scatolare e il rifacimento di quest’ultimo con sezione uniforme, passando da 1,50 a 2,15 metri con pendenza unica e senza setti intermedi, la pulizia del canale coperto e il ripristino di porzioni di armature e calcestruzzo deteriorati e consumati dagli agenti atmosferici, la demolizione e il ripristino della soletta dell’accesso alla centrale Enel, la realizzazione di una vasca di calma in ampliamento della confluenza del torrente San Giovanni con l’affluente Bottari preceduta da briglie selettive poste lungo il torrente nella zona a monte, l’esecuzione di un’arginatura e barriere flessibili in acciaio per la protezione di colate detritiche, la sistemazione della rete di raccolta delle acque bianche in via Umberto I a monte della chiesa di San Giovanni per il convogliamento a mare; saranno inoltre spostate le reti dei sottoservizi che attualmente attraversano il canalone creando interferenze con il deflusso idrico.