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Giardini, i liceali studiano in strada contro il silenzio della Città metropolitana
di Andrea Rifatto | 23/11/2018 | ATTUALITÀ
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Gruppi di studio in strada
Avanti con lo sciopero a oltranza fin quando la problematica non sarà risolta o non vi saranno segnali che manifestino tale volontà. Gli studenti dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di Giardini Naxos hanno deciso di non entrare in classe neanche oggi, per protestare contro la mancata risoluzione del problema infiltrazioni d’acqua dal tetto e ieri pomeriggio, durante una riunione con i rappresentanti di classe, hanno espresso la volontà di rimanere fermi sulle loro posizioni, che da martedì li vedono manifestare all’esterno del plesso di contrada Moscatella. “Abbiamo detto sin dall’inizio che saremmo andati avanti fin quando non vedremo risultati – spiega Antonio Cannizzaro, rappresentante d’istituto del Liceo Scientifico che insieme a Gloria Franco, rappresentante del Linguistico, coordina gli studenti – ma finora siamo rimasti inascoltati. Abbiamo esposto le nostre ragioni in una lettera inviata al sindaco della Città metropolitana, firmata da noi e dai 38 rappresentanti di classe, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta”. Lo striscione davanti l’istituto parla chiaro: “Se la sicurezza non abbiamo, al Caminiti non entriamo”. E ieri sono entrati solo cinque studenti sui 370 complessivi e la stragrande maggioranza sono rimasti in strada, organizzando dei gruppi studio per rendere fruttuosa la mattinata: “La dirigente ci ha invitato di entrare a fare lezione ma gli studenti sono molto motivati ad andare avanti – prosegue Cannizzaro – lo scopo non è quello di perdere giorni di scuola ma di mostrarci compatti nel far valere le nostre ragioni”. Ieri nell’edificio sono giunti i Vigili del Fuoco di Letojanni per un’ispezione ma le due classi dove nei giorni scorsi è penetrata l’acqua, che si è infiltrata anche nell’impianto elettrico, erano già state chiuse. Al sindaco metropolitano hanno scritto anche i genitori, rappresentati dal presidente del Consiglio d’Istituto Giuseppe Cannizzaro, evidenziando l’estrema urgenza della questione e chiedendo un celere riscontro, che però non è arrivato. “Ho già detto ai ragazzi che se non verremo ascoltati, da lunedì cambieremo forma di protesta e rientreremo in aula cercando di arrangiarci come potremo, dimostrando che siamo responsabili e vogliamo andare a scuola”. Sulla vicenda si registra il silenzio assordante del sindaco metropolitano Cateno De Luca, che in estate si era intestato la battaglia sulla sicurezza delle scuole ma che adesso non sta garantendo il diritto allo studio ai liceali di Giardini.