Giardini, l'Amministrazione intitola un'area pubblica alla memoria dei Martiri delle Foibe
di Andrea Rifatto | 14/02/2024 | ATTUALITÀ
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Fleres, Toscano, Turriciano e Crisafulli alla cerimonia per Cossetto
In occasione del Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per preservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati assassinati nel secondo Dopoguerra dalle milizie della Jugoslavia di Tito, l’Amministrazione comunale di Giardini Naxos ha intitolato un’area pubblica alla memoria dei Martiri delle Foibe e degli Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. La proposta è stata presentata dagli assessori Ivano Cantello (Toponomastica) e Fulvia Toscano (Cultura e Beni culturali) e approvata dalla giunta per essere trasmessa alla Prefettura per l’autorizzazione finale. L’area individuata ricade nel quartiere Chianchitta ed è un piazzale privo di denominazione a fianco della via Norma Cossetto, dove non esistono immobili suscettibili di variazione nella numerazione civica e dunque non vi è il rischio di creare disagi. Proprio sabato mattina all’ingresso di via Cossetto, studentessa italiana istriana uccisa nel 1943 dai partigiani jugoslavi, si è tenuta la cerimonia per il Giorno del ricordo, promossa dall’associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Territorio” presieduta da Giuseppe Russo, con un momento di riflessione e la deposizione di una corona di fiori: presenti anche gli assessori Cantello e Toscano, il presidente del Circolo giardinese di Fratelli d’Italia Franco Barberio, l’ex sindaco Nello Lo Turco, Rosario Gambacorta, Giorgio Fleres, Maurizio Crisafulli, Pasquale Turriciano e altri militanti di destra. I martiri delle Foibe sono stati ricordati anche a Roccalumera (foto sopra) da militanti, iscritti e simpatizzanti del Circolo di Fratelli d’Italia, guidato da Biagio Gatto, riunitisi davanti al monumento ai Caduti dove hanno osservato un minuto di silenzio e deposto una composizione floreale. “Abbiamo voluto rinnovare la memoria di questa immane tragedia - commenta il Circolo - che ha coinvolto oltre 10.000 vittime italiane che perirono per mano dei partigiani, italiani e slavi, nelle Foibe e dei 350.000, tra istriani, fiumani e dalmati costretti, dalla ferocia titina, a lasciare le loro terre. Abbiamo condiviso un momento intenso, importante e molto emozionante. Tenere viva la memoria di quel che è accaduto è per noi un dovere. Ricordare, raccontare e testimoniare per restituire dignità, giustizia e verità a chi venne tolto tutto, solo perché italiano”.