Giardini, l'ecopunto resta aperto per altri sei mesi. Primo ok dalla Regione per il Ccr
di Andrea Rifatto | 28/10/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/10/2024 | ATTUALITÀ
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L'ecopunto di via Porticato
Nuova proroga di sei mesi per l’ordinanza emessa il 13 settembre 2023 emanata dal sindaco Giorgio Stracuzzi per disporre misure urgenti e straordinarie per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, con l’istituzione in via temporanea di un eco-punto ad accesso controllato in via Porticato. Una soluzione temporanea in attesa della realizzazione del Centro comunale di raccolta, che già a marzo 2023 il Consiglio comunale ha stabilito di costruire in quella zona, nei pressi del Centro commerciale “I Gabbiani”, su un terreno di 724 metri quadrati, occupando anche un’area adiacente di 1.000 metri quadrati nell’area mercatale. Il terreno, però, ricade in zona E (verde agricolo) del Piano regolatore generale di Giardini Naxos e dunque è necessaria una variante allo strumento urbanistico. Nell’attesa che si completi la procedura avviata dal Comune a maggio, l’Amministrazione comunale ha allestito l’eco-punto provvisorio che adesso è stato deciso di mantenere, in quanto i risultati in termini di raccolta differenziata sono stati ritenuti positivi, con un soddisfacente livello di tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Così l’ordinanza sindacale è stata prorogata fino ad aprile. A fine agosto l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente-Dipartimento Urbanistica, in conformità al parere reso dalla Commissione tecnica-specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, ha stabilito che la proposta relativa al progetto di variante allo strumento urbanistico per il passaggio da Zona E (Agricola) a Zona F (aree destinate ad attrezzature pubbliche di interesse generale) dell’area sita in via Porticato, destinata alla realizzazione del Ccr, non sia da assoggettare alla procedura di Valutazione ambientale strategica ed inoltre ha espresso parere positivo per la Valutazione di incidenza ambientale di I livello. Un esito che accorcia i tempi in quanto semplifica le procedure per arrivare all’approvazione della variante al Prg. La scelta del Comune è ricaduta sull’area di via Porticato anche perché da anni non possiede più la vocazione agricola, non è utilizzata per colture specializzate e irrigue e non è dotata di infrastrutture ed impianti a supporto dell’attività agricola.