Giardini Naxos, 620mila euro di penali alla "Ecolandia": il Tribunale dà ragione al Comune
di Andrea Rifatto | 23/02/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/02/2025 | ATTUALITÀ
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La "Ecolandia" opera a Giardini Naxos dal 2021
Tutte legittime le penali applicate dal Comune di Giardini Naxos, per un totale di 619.600 euro, alla ditta “Ecolandia Srl” di Catania, che dal 2021 gestisce l’appalto per la raccolta rifiuti e i servizi ambientali in città. Lo stabilisce una sentenza della I Sezione civile del Tribunale di Messina, che ha rigettato la richiesta presentata un anno fa dall’azienda con la quale ne chiedeva l’annullamento ritenendo insussistenti i presupposti per l’applicazione. Il giudice Mauro Mirenna ha invece condannato la ditta catanese, difesa dall’avv. Giuseppe Di Vita, a pagare al Comune (assistito dall’avv. Francesco Longo) anche le spese del giudizio, pari a 14.598 euro oltre Iva, cassa e spese generali. Nel gennaio 2024 l’ente ha applicato penali pari a 545.500 euro per l’impiego di mezzi e personale di servizio in numero inferiore a quelli minimi indicati in contratto; 5.100 euro per mancata comunicazione nel periodo di riferimento (17 settimane x 300 euro) e 69.000 euro per mancata installazione dei Gps sui veicoli (23 x 3.000 euro), penali contrattuali applicate per un solo quadrimestre del 2023 (1 giugno-30 settembre). Il Tribunale ha riconosciuto la regolarità delle contestazioni analitiche mosse dal Comune, tramite il responsabile unico del procedimento Sebastiano La Maestra, coadiuvato dal direttore di esecuzione del contratto Salvatore Cundari e dagli istruttori Maria Giuseppa Ravidà, Nelly Talio e Antonella Culoso, stabilendo in sentenza che la “Ecolandia Srl” «nulla ha provato ovvero offerto di provare in ordine all’asserito corretto adempimento della prestazione contrattuale che su di essa gravava». Respinta anche la domanda di riduzione della penale, in quanto per il giudice non vi era alcun margine «valutata ogni considerazione in ordine alla natura del contratto d’appalto, al periodo a cui l’inadempimento si correla, all’interesse del Comune ad ottenere una esatta prestazione del contratto medesimo che interessa un settore nevralgico della gestione della macchina amministrativa, nonché alle ulteriori molteplici contestazioni mosse e documentate in atti». Da luglio 2024 a gennaio 2025 l’Ufficio tecnico ha applicato ulteriori penali alla società per un importo totale di 336.500 euro, detratto dalle fatture mensili di pagamento del servizio.